Tra qualche giorno riapriranno le scuole con una importane novità: il Wi Fi all’interno degli istituti. Presidenze, segreterie, studenti e famiglie saranno tutti in rete.
Ancora novità per quanto riguarda le scuole italiane. Da qualche mese, infatti, è in corso un’iniziativa a livello governativo che vede coinvolti i Ministeri della Pubblica Amministrazione e Innovazione di concerto con quello dell’Istruzione Università e Ricerca. Parliamo del progetto “ScuolaMia” il cui obiettivo principale è portare la rete Wi Fi internet nelle scuole, progetto che rientra nel più vasto programma per la messa in digitale della pubblica amministrazione. L’obiettivo è offrire migliori servizi, snellire le procedure e abbattere gli sperperi di una burocrazia basata in gran parte sul materiale cartaceo.
Un investimento che darà risultati
Il ministro Brunetta, alla presentazione del progetto, ha spiegato che il piano per il collegamento senza fili toccherà cinquemila scuole nei prossimi sei mesi e le altre cinquemila nei sei mesi successivi. L’operazione terminerà nel corso del 2012, con un investimento pubblico previsto di 5 milioni di euro per la prima fase che si spera, però, abbia buoni frutti in termini di risparmio successivo. È previsto anche il contributo di Regioni, fondazioni e altri enti. «La novità più rilevante – ha sottolineato Brunetta – è l’estensione della rete dalle segreterie e dalle presidenze alle aule, quindi agli studenti stessi». Il collegamento Wi Fi internet potrà quindi favorire, oltre alle pratiche amministrative, servizi innovativi anche sul fronte didattico. Oltre all’introduzione del Wi Fi internet in tutti e 10mila gli istituti scolastici italiani, il progetto prevede altre novità come le pagelle digitali, la posta elettronica certificata, le iscrizioni e i pagamenti on line.
Anche per la didattica interattiva
Con le scuole in Wi Fi internet sarà possibile estendere il progetto di didattica interattiva e potranno essere messi a disposizione delle famiglie in modalità telematica i dati relativi alle pagelle, alle assenze e potranno essere inviate tutte le comunicazioni, con un grande risparmio di costi e di carta stampata. Sembra che si spendano infatti circa 35 milioni di euro solo per la produzione e la distribuzione delle pagelle, contro i previsti 30 milioni se verranno istituiti i registri elettronici, o addirittura 25 con l’iscrizione ondine: quindi risparmi nettamente superiori all’investimento iniziale. Le scuole dovranno sostenere i costi per l’accesso alla rete, i contratti con gli operatori telefonici e dovranno dotarsi di sistemi di firma digitale e di caselle mail PEC. Lo scoglio maggiore da superare è rappresentato dal fatto che la copertura non è ancora uniforme in tutto il territorio italiano.
Come procurarsi il kit Wi Fi
Possono richiedere la fornitura per la connessione Wi Fi internet tutte le istituzioni scolastiche principali statali di ogni ordine e grado del territorio nazionale. Il KIT Wi Fi internetviene fornito in questo modo accessoriato:
Ma c’è qualcuno che si preoccupa
Poco dopo la notizia fornita dal Ministro Brunetta, dal Consiglio d’Europa è arrivata la poco rassicurante notizia che anche la connessione Wi Fi internet, come i cellulari e i cordless, andrebbe bandita dalle scuole, in quanto pericolosa per la salute dei più giovani. Potrebbe infatti comportare problemi per lo sviluppo celebrale dei più giovani e aumentare il rischio di tumori.
A contrastare questa posizione sono intervenuti l’Istituto Superiore di Sanità e l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ormai da anni etichettano come infondati gli allarmi lanciati, tra gli altri, da scienziati indipendenti e organizzazioni come l’ Associazione Elettrosensibili Italiani. Secondo ISS e OMS, infatti, non esistono evidenze scientifiche di danni alla salute dei campi elettromagnetici a radiofrequenza generati dai sistemi wireless, né è stato identificato alcun meccanismo di interazione con il corpo umano che li possa far prevedere. In particolare Alessandro Polichetti, ricercatore presso il Dipartimento di Tecnologie dell’Istituto Superiore di Sanità, sulle pagine del sito ISS ha dichiarato che non esiste nessuna base logica per raccomandare distanze limite dalle sorgenti (siano queste il computer o il router), o per limitare il tempo di esposizione.
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Sahalima Giovannini