Per l’incolumità di tutti l’educazione dei bimbi in auto è necessaria

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Per l’incolumità di tutti l’educazione dei bimbi in auto è necessaria

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Estate, tempo di viaggi e di partenze. L’auto è stata controllata, i bagagli sono al sicuro nel vano auto, il papà o la mamma sono riposati ed entusiasti di godersi la vacanza. Scelti gli orari più freschi per viaggiare e le ore con meno traffico, c’è ancora solo un aspetto da considerare: la tranquillità all’interno dell’abitacolo. Non stiamo parlando semplicemente di evitare l’uso del cellulare, o di tenere basso il volume dell’autoradio. È anche importante che, all’interno della macchina, si segua un comportamento educato e corretto, per favorire tutta la concentrazione necessaria a chi guida.

Educazione in auto, insegniamola ai bambini
Il papà o la mamma che si trovano al volante devono infatti prestare attenzione alla strada, ai segnali stradali, ai suoni e rumori esterni, devono poter frenare in tempo o all’occorrenza virare. Questa concentrazione diventa difficile da mantenere se, all’interno dell’abitacolo, ci sono bambini rumorosi o che possono muoversi con una certa libertà, arrivando a toccare il viso o le braccia del guidatore. Sembrano aspetti banali, perché, in fondo, è bello che i piccoli siano felici di trovarsi in auto con i genitori. L’automobile, però, è un luogo dove è necessaria la concentrazione: è sufficiente un momento di distrazione, o l’impossibilità di avvertire un clacson, una frenata o l’arrivo dell’autoambulanza, per mettere a rischio la propria vita e quella degli automobilisti. È quindi bene insegnare ai bambini, fin da piccoli, le buone maniere quando si viaggia in auto.

I bambini in auto, nel loro seggiolino
I bambini piccoli, fino ai due-tre anni di età, solitamente si appisolano non appena salgono in auto, cullati dal lieve ronzio del motore e dalla vibrazioni. Quando sono più grandicelli, però, sono più vigili e attivi. È in quel momento che possono iniziare i problemi: in auto si annoiano, il panorama non interessa e loro vogliono poter giocare come a casa, insofferenti a stare seduti nel loro seggiolino. Cerchiamo di non cedere alle loro richieste: è pericoloso per i bambini viaggiare senza essere seduti in un seggiolino auto della dimensione e forma appropriata a peso ed età, con le cinture allacciate. Lo dice la legge, lo raccomanda il buon senso. Quindi, abituiamo i piccoli ad accettare questo insostituibile dispositivo di sicurezza, soprattutto oggi che ne esistono di modelli comodi, traspiranti, in cui si può dormire, giocare, leggere e ascoltare musica. Prendiamoci, quindi, quel quarto d’ora in più per sistemare i bambini nel seggiolino, adeguando le cinture di sicurezza in modo che assicurino senza stringere. Permettiamo loro di avere a portata di mano libretti, giochi o un piccolo stereo giocattolo per sentire le fiabe parlanti o della musica.

In auto, tanta tranquillità
La musica si può senz’altro sentire, dallo stereo giocattolo dei bambini oppure dalla radio dell’auto. È bene però regolarla in modo che sia solo un piacevole sottofondo, tale da non impedire l’ascolto dei suoni che provengono dall’esterno. I bambini possono senz’altro giocare, anche tra loro, mantenendo però un tono di voce piuttosto basso. Litigi e urla sono vietati! È importante che i genitori, prima di tutto con il buon esempio, insegnino ai bambini a non gridare. I toni alti e concitati distraggono dalla guida e spesso costringono l’adulto a intervenire, facendogli distogliere l’attenzione dalla strada. È il caso, piuttosto, se il viaggio è lungo e i piccoli sono insofferenti, fare una tappa in un luogo interessante, magari con un po’ di verde, dove i bambini possano correre e giocare per una mezz’ora. Alternativa, fermiamoci per uno spuntino leggero, adatto al viaggio, in questo modo i bambini potranno sfogare le energie trattenute e saranno più disponibili a starsene tranquilli, seduti nel seggiolino, per il resto del viaggio. Per aiutarli a rilassarsi, la mamma può leggere loro un breve racconto, narrare una storia, coinvolgerli nel gioco “vedo- vedo” guardando fuori dal finestrino. Può chiedere ai bambini stessi di raccontare qualche episodio successo a scuola, con gli amici o ai giardini. Mantenere attiva la mente dei piccoli, infatti, li aiuta a non annoiarsi, anzi a godersi il viaggio in modo più rilassato.

Sahalima Giovannini

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