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I mille pregi della pasta

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È

sana, buona, facile da preparare. Ma è importante non esagerare con le dosi. Perché anche il simbolo della tradizione mediterranea può far ingrassare i

nostri figli.

Fusilli, orecchiette e spaghetti. Pennette, maccheroni e bucatini. E tante altre varietà ancora. Pochi alimenti come la pasta si

prestano a ricette che permettono di dare sfogo alla fantasia, in piatti che accontentano grandi e bambini. E che sono perfettamente in linea con le

esigenze nutrizionali di tutta la famiglia. Perché la pasta regala energia, è digeribile, è praticamente priva di grassi, è ottima prima dello sport,

del gioco o di un pomeriggio impegnativo. È insomma il simbolo stesso della cucina mediterranea e della sana alimentazione. Proprio per questo, va

rispettata nella sua tradizione di semplicità e preparata con ingredienti leggeri. In caso contrario, può diventare un piatto veramente troppo ricco di

calorie, responsabile del peso in eccesso che, secondo recentissime stime, riguarda anche i bambini italiani, che hanno ottenuto il poco invidiabile

primato di “più grassi d’Europa”.

Tanta energia da bruciare
La pasta è composta da carboidrati e proteine, sostanze

nutrienti che forniscono glucosio e quindi energia e aminoacidi per il mantenimento e l’accrescimento dell’organismo. Ecco perché è un alimento adatto

ai bambini di tutte le età, sempre in movimento tra gioco, corse e impegno scolastico. L’energia che apporta resta a lungo in circolo nel corpo perché

l’amido, il carboidrato della pasta, viene digerito rilasciando lentamente glucosio per non produrre brusche variazione della glicemia e mettere a

disposizione delle attività muscolari e metaboliche un substrato essenziale per il benessere. Inoltre, la pasta è leggera: viene digerita in fretta,

quindi non appesantisce lo stomaco durante lo sport e il movimento e nemmeno prima dello studio del pomeriggio. Alla fine di una giornata fatta di

giochi e corse, un piatto unico a base di pasta restituisce le energie consumate. Inoltre calma e dispone i più piccoli al buon riposo notturno grazie

alla presenza della serotonina, un neurotrasmettitore che regala benessere. Inoltre, la pasta da sola contiene pochissimi grassi e quei pochi sono tutti

vegetali: basti pensare che un piatto abbondante ne apporta appena un grammo. Inoltre è ricca di triptofano, aminoacido essenziale, utile non solo per

la sintesi proteica ma anche per la produzione di ormoni del benessere, che appagano il sistema nervoso e non fanno venire voglia di piluccare snack e

merendine tutto il giorno.

L’importanza dei condimenti sani
Stiamo parlando naturalmente della pasta nella sua

semplicità, cioè cotta in abbondante acqua salata. Così, da sola, non è un alimento che fa mettere su peso. Una porzione media di spaghetti o penne

condite con pomodoro fresco, un cucchiaino di olio di oliva e uno di parmigiano apporta meno di 400 calorie. Una quantità perfetta nelle 1.800

giornaliere che deve assumere un bambino di quattro o cinque anni per una crescita corretta. Quando viene preparata è quindi importante mantenere le sue

qualità, evitando i condimenti troppo grassi. Una porzione di lasagne con ragù e besciamella, condite con burro e parmigiano, è sicuramente golosa, ma

apporta fino a 600 calorie e molti grassi. È bene quindi non proporla assieme e a un secondo, ma come piatto unico accompagnato soltanto da verdura e

frutta fresca. Del resto, basta un po’ di fantasia per preparare sughi appetitosi: si può provare a utilizzare le verdure (peperoni, melanzane,

zucchine) saltate in padella. Ottime anche le classiche trenette al pesto che però tra olio, pecorino, pinoli raggiungono le 550 calorie, quindi sono un

piatto più che completo anche per un adulto. E non dimentichiamo la pasta “in bianco”, che con burro e parmigiano è un vero piatto unico con un

conteggio calorico tutto sommato contenuto: tra le 400 e le 450 calorie.

Attenzione a non esagerare
Un piatto di pasta

è quindi un ottimo alimento, ma è importante che anche i bambini in fase di crescita imparino a limitarsi a dosi medie, pari a circa 70-80 grammi pesati

a crudo per una porzione di pasta asciutta, che va ridotta della metà (35-40 g) se preparata in brodo, nel passato o nel minestrone. Dosi più abbondanti

e condimenti ricchi di grassi rendono la pasta un alimento troppo calorico, che predispone ad aumento di peso, soprattutto se consumata da bambini che

non praticano una regolare attività fisica. La pasta, infatti, fornisce energia pronta che va consumata attraverso il gioco e lo sport. È costituita

prevalentemente da amido, uno zucchero a basso indice glicemico: in parole semplici, una volta che la pasta è stata consumata, i succhi digestivi

iniziano a scinderne l’amido in glucosio. Questo viene assorbito, provocando un innalzamento del tasso di zuccheri nel sangue relativamente modesto

rispetto a quello che succede con zuccheri più semplici, come quelli forniti dai dolci e dalle merendine. Anche in questo caso, tuttavia, per tenere la

glicemia entro livelli accettabili, il pancreas produce insulina, un ormone che cattura l’eccesso di zuccheri e li immagazzina sotto forma di energia di

scorta, cioè di tessuto grasso. Un bambino che consuma regolarmente pasta dovrebbe dedicarsi regolarmente a un po’ di moto quotidiano, come giochi con

gli amici, passeggiate a piedi e alla pratica dello sport. Pasti anche sani, ma abbondanti provocano una scorta di energia eccessiva che, se non viene

consumata dall’attività fisica, sono alla base dell’aumento di peso.

 

Giorgia Andretti

 

Ha collaborato:
Prof. Carlo Cannella

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