Aspartame. Dolcificate più diffuso nelle aziende alimentari

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Aspartame. Dolcificate più diffuso nelle aziende alimentari

aspartame
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L’aspartame è stato scoperto per caso, come la maggior parte delle molecole attive in farmacologia, nel 1965 dal chimico Jim Schlatter, mentre cercava rimedi per l’ulcera gastrica.  Una parte del composto gli cadde accidentalmente su un dito e sempre accidentalmente si lecco il dito scoprendo così il potere dolcificante della molecola composta da acido aspartico e fenilalanina. Il potere dolcificante del composto è pari a 200 volte quella del saccarosio: 20 mg di aspartame sono sufficienti a dolcificare una bevanda amara.

Aspartame, il rischio è che venga classificato cancerogeno per l’uomo

L’agenzia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità specializzata nella ricerca sul cancro IARC ha portato avanti una ricerca, a distanza di 40 anni dall’immissione in commercio del prodotto, per capire se l’aspartame sia o meno il responsabile di forme cancerogene per l’uomo. Il prossimo 14 luglio l’agenzia esprimerà il parere, ovvero in quale delle quattro classi di rischio deve essere inserito il dolcificante:

  • Gruppo 1 – ci sono sufficienti prove di cancerogenicità; l
  • Gruppo 2 – suddiviso in A2 probabile cancerogeno e B2 possibile cancerogeno, le sostanze inserite in questo gruppo sono considerate potenzialmente in grado di favorire lo sviluppo di tumori,
  • Gruppo 3 – sostanze per cui non ci sono prove di cancerogenicità.

Sembrerebbe che l’aspartame sia stato inserito nella categoria dei possibili cancerogeni. Dalla prima valutazione effettuata 40 anni fa era emersa la sua sicurezza definendo la quantità massima sicura in 40 mg.al giorni per chilogrammo di peso. Un adulto dal peso di 60 kg dovrebbe bere ogni giorno tra le 12 e le 36 lattine di bibite gasate contenenti aspartame per essere a rischio. L’aspartame si trova in tantissimi prodotti alimentari e precisamente:

  • Bibite gasate a base di cola
  • gomme da masticare
  • cereali per la colazione
  • caffè istantaneo
  • gelatine
  • salse 
  • budini
  • in alcuni farmaci

Il potere cancerogeno degli zuccheri in generale

Le cellule tumorali, sembra ormai accertato, si nutrono di glucosio, la loro fonte principale per crescere. Da questo assioma è nata l’ipotesi che un consumo esagerato di zuccheri possa fungere da carburante per i tumori, aumentando così il rischio di ammalarsi oltre che rendere la malattia più grave. Quindi, quanto più zucchero le cellule tumorali hanno a disposizione tanto più si sviluppano. Questo meccanismo sembra decisamente attivo nel cancro al seno. Questo avviene perché il glucosio e il fruttosio contribuisco ad aumentare la concentrazione di insulina nel sangue. Infatti è l’insulina la responsabile dell’aumento del fattore di crescita delle cellule e dell’infiammazione. Ecco perché l’aspartame potrebbe essere uno dei prodotti che stimolano la crescita dei tumori.

Dott. Rosalba Trabalzini

Responsabile scientifico Guidagenitori.it

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