

In Italia un bambino su quattro in età prescolare è già sovrappeso, mentre uno su dieci è addirittura obeso. La colpa è dell’eccesso di calorie ingerite con cibi troppo dolci e grassi, che non riesce a essere controbilanciata da una sufficiente attività fisica, i bambini trascorrono la maggior parte del tempo davanti a televisione e videogiochi. In parte, però, è colpa anche delle cattive abitudini seguite fuori casa, al bar o alla macchinetta distributrice, dove i bambini finiscono per privilegiare inevitabilmente snack dolcissimi o davvero troppo ricchi di grassi e sale. Per modificare questa situazione è necessario un impegno a 360 gradi che coinvolga anche le istituzioni.
Un patto tra le regioni contro l’obesità
Una strategia sovra regionale per prendersi cura della forma fisica e, quindi, della salute dei bambini è quanto auspicano tutti gli assessori regionali all’Agricoltura che, nel corso dell’ultimo Salone del Gusto di Torino, hanno approvato all’unanimità un protocollo che sarà esaminato dalla conferenza Stato-Regioni. In sintesi si tratta di cambiare le abitudini alimentari dei giovanissimi a partire dall’eliminazione nelle scuole dei distributori automatici di merendine, bevande gassate e noccioline salate. Al loro posto ne sarebbero installate altre per fornire yogurt, frutta fresca, panini farciti con ingredienti di qualità. In Piemonte era già stata presentata una proposta di legge regionale che andava nella stesa direzione salutista, ma rimase nel cassetto, considerata la protesta, in particolare delle aziende delle macchine distributrici. A proporre il nuovo protocollo è stato l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, che ha sottolineato l’urgenza di provvedimenti a tutela della salute dei bambini e degli adolescenti. L’assessore ha anche osservato che dei 250 mila decessi all’anno per tumori, una grande parte è legata proprio al consumo di cibi non adatti.
Tutti i rischi delle merendine
Quelli dei distributori sono cibi sfiziosi e per di più a portata di mano. È bene però non eccedere con il consumo di questi alimenti: la focaccia è condita con molto olio e può superare le 200 calorie a porzione. La pizza raggiunge le 250 calorie. quindi, consumarne una di tanto in tanto non è dannoso, ma mangiandone due di seguito tutti i giorni si rischia di incamerare troppe calorie. È meglio orientarsi su snack più sani, come per esempio un frutto fresco. Per quanto riguarda i panini e i tramezzini, l’apporto calorico è ridotto se la farcitura si limita a salumi magri e verdure, ma se si aggiungono maionese, tonno, gamberetti e salsa rosa, è possibile arrivare a 350 calorie. Lo stesso discorso vale per le merende dolci: una crostatina confezionata con marmellata apporta circa 200 calorie a porzione. Una merendina con pan di Spagna e cioccolato ne apporta 180, una brioche con marmellata circa 200. Le classiche barrette con cioccolato e mou sono uno snack altamente energetico: fino a 200 calorie la barretta. Se tutte queste calorie non vengono bruciate con una sufficiente attività fisica, per adulti e bambini si corre il rischio di acquistare chili di troppo, soprattutto se l’appuntamento con la merendina è quotidiano. Vanno quindi consumate con parsimonia, non solo per le calorie, ma anche per il tipo di zuccheri che contengono. Si tratta di zuccheri semplici che possono provocare un’impennata della glicemia – la quantità di zucchero nel sangue – e richiedere anche un’abbondante produzione di insulina.
Impariamo a proporre i cibi giusti
Se le regioni proseguiranno nei loro accordi, presto frutta fresca, yogurt, latte e macedonia al naturale prenderanno il posto degli spuntini da macchinetta, assicurando meno calorie ma tanti sali minerali e vitamine in più. Ci saranno frutti freschi come mele, pere, banane controllati più volte al giorno e sostituiti se appaiono appassiti o danneggiati in qualche modo, cioè se presentano segni che fanno pensare al frutto non più fresco. All’interno del distributore refrigerato, comunque, la frutta si conserva bene. Sarà possibile scegliere anche porzioni di macedonia, oltre che yogurt e merende a base di latte, succhi di frutta senza zuccheri aggiunti. L’impegno delle istituzioni avrà davvero successo se le famiglie asseconderanno questo tentativo, abituando i bambini a scegliere bene anche alla macchinetta e soprattutto promuovendo le buone abitudini di tutti i giorni, in primis quella di praticare ogni giorno almeno un’ora di attività fisica.
Lina Rossi