Il bambino è una persona che sta crescendo: questo concetto va sempre tenuto presente, soprattutto quando si tratta di somministrare un farmaco, ovvero, una sostanza chimica sintetica che produce determinati effetti sull’organismo. I farmaci sono sempre visti come qualcosa che fa stare bene e la tentazione di somministrare al bambino febbricitante un po’ di quell’antipiretico che fa tanto bene alla mamma è forte. Tuttavia, è un errore da non commettere, proprio perché il bambino non è un piccolo adulto, quindi non è sufficiente dimezzare a propria discrezione la dose di un farmaco per adattarla alle sue esigenze. Un organismo in crescita ha infatti un’attività metabolica particolare e può influenzare l’assorbimento dei farmaci.
I bimbi non sono adulti in miniatura
Secondo quanto dichiarato dall’AIFA, l’Agenzia Italiana del farmaco, circa il 70% dei farmaci utilizzati per i bambini non è studiato specificamente per i piccoli, purtroppo, i genitori non essendone a conoscenza spesso commettono l’errore di ridurre le dosi di medicinali utilizzati per gli adulti ri-tarandole in base al peso e all’età del piccolo. Una pratica che può essere però rischiosa. Proprio per promuovere un uso consapevole e sicuro dei farmaci in pediatria, parte la campagna informativa dell’AIFA – Farmaci e pediatria – presentata al ministero della Salute, unitamene al messaggio – Bimbi e adolescenti non sono adulti in miniatura, non dare loro i tuoi farmaci. Attraverso spot radio e tv, ai genitori si consiglia di non somministrare a propria discrezione le sostanze indicate per gli adulti ai propri figli senza il controllo del pediatra. Il parere del medico deve essere sempre richiesto prima di somministrare qualsiasi farmaco, anche solo telefonicamente optando al limite per i farmaci di automedicazione formulati per i bambini: in commercio ci sono prodotti formulati per i piccoli anche se, vale sempre il discorso, che non si deve abusarne. La campagna vedrà anche il lancio di un sito che conterrà un database con l’elenco dei medicinali disponibili per la popolazione pediatrica e la relativa posologia. L’informazione sicura è essenziale, soprattutto in un periodo in cui il bombardamento di informazioni può spingere a formulare un’autodiagnosi scorretta.
Attenzione ai farmaci in gravidanza
Anche la gravidanza è un momento delicato. Ecco perché AIFA e Ministero della Salute hanno presentato anche – Farmaci e gravidanza . La campagna sull’uso dei farmaci in gravidanza con un suo sito web www.farmaciegravidanza.gov.it nel quale è possibile controllare le oltre 400 schede di approfondimento sulle principali malattie in gravidanza e sui farmaci per la loro cura. I farmaci in gravidanza possono essere assunti con un atteggiamento responsabile, ma non curarsi può mettere a rischio la salute della madre e anche quella del nascituro. In condizioni normali, una compressa o qualche goccia sono sufficienti a far sentire già meglio. In gravidanza le precauzioni devono essere moltiplicate per mille, per proteggere la nuova, delicata vita in via di formazione. La placenta si comporta come una barriera protettiva, filtrando le sostanze tossiche che possono danneggiare il feto. Tuttavia, se dei farmaci è sempre bene non abusare, questa regola vale ancora di più durante la gravidanza. La regola principale alla quale ogni mamma in attesa deve attenersi, quando avverte qualche disturbo, è rivolgersi al ginecologo prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco, anche quelli considerati innocui.
Lina Rossi