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Le pagelle di metà anno sono arrivate

pagella primo quadrimestre
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Una volta c’erano le punizioni per i brutti voti a scuola. Oggi una brutta pagella non scatena più castighi esemplari da parte dei genitori. Lo spauracchio di un tempo è superato da un mix di protezione, fiducia nelle capacità dei propri ragazzi e dubbi sull’operato degli insegnanti. Sarà per questo che solo una minoranza degli studenti – circa 1 su 3 – riceve una punizione per le insufficienze riportate a casa con la prima valutazione intermedia. 1 studente su 3 rimane sotto al sei in almeno una materia e 1 su 10 al momento ha come minimo tre insufficienze. A descrivere questo cambiamento è una ricerca portata avanti da Skuola.net – su un campione di 2.500 alunni delle classi superiori.

Quale atteggiamento mettere in atto in caso di pagella negativa

Sembra che i genitori siano più propensi a perdonare: il 67% degli alunni intervistati ha detto che i propri genitori hanno compreso la situazione, mostrando ottimismo e immaginando che con un po’ di impegno entro la fine dell’anno quei voti negativi diventeranno sufficienze, evitando così di punire i ragazzi per brutti voti. Alcuni ritengono che la punizione non sia il metodo più efficace per migliorare le prestazioni accademiche dei loro figli. Altri potrebbero preferire adottare approcci più positivi come il supporto, la motivazione e la comunicazione aperta per aiutare i loro figli a superare le difficoltà scolastiche. Inoltre, alcuni genitori potrebbero essere preoccupati dell’effetto negativo sull’autostima che la punizione potrebbe comportare. Le punizioni più ricorrenti quando sono messe in atto sono: limitazione nell’uso di smartphone, console per videogames, tv il 14%.  Il divieto di uscire con gli amici o passatempo preferito per il 9%.  Il 4% dei genitori obbliga a fare dei lavoretti in casa e solo il 2% incide sulla riduzione della paghetta.

Genitori che cercano comunque un capro espiatorio

I genitori possono e devono svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere e motivare i ragazzi negli studi. Purtroppo non sono pochi i genitori che individuano nella scuola le responsabilità dei brutti voti a scuola.  Sembra che il 2% dei genitori individui negli insegnanti le difficoltà dei ragazzi, adducendo come giustificazione di non supportare abbastanza i ragazzi. Un approccio questo che può alterare la comunicazione e generare conflittualità tra i genitori e gli insegnati arrivando perfino a mettere in atto violenza fisica nel 2% degli intervisti e verbale nel 4%. Accusare solo i docenti crea solo ostilità e non affronta le vere cause dei problemi educativi dei figli. Genitori e insegnanti dovrebbero lavorare insieme come squadra per sostenere al meglio l’apprendimento dei ragazzi

Cosa fare se la pagella riporta troppe insufficiente

La pagella del primo quadrimestre è un modo per fissare lo stato dell’arte della conoscenza nelle varie materie, questo significa che se presenti delle insufficienze è necessario prendere dei provvedimenti. Questi possono essere concordati con l’insegnante della materia e possono andare dal rinforzare lo studio attraverso compiti personalizzati o con ripetizioni personalizzate al fine di recuperare il più possibile per non rischiare di avere dei debiti formativi da recuperare con prove speciali a settembre.

Sahalima Giovannini

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