Hamburger, patatine fritte e milk shake precursori di forme allergiche

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Hamburger, patatine fritte e milk shake precursori di forme allergiche

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Il fast food è attraente, si mangia fuori casa e, per di più, insieme a tante altre persone. Ecco perché appena possibile i nostri figli ci chiedono di andare tutti insieme a scegliere un grosso hamburger con patatine fritte e cola, oppure un milk shake, o ancora, chiedono a papà di ricorrere al tanto amato take away. Non vogliamo essere integralisti: quando i nostri figli raggiungono almeno i tre-quattro anni di età, un hamburger del fast food preferito è concesso una volta al mese. Magari in occasione di un compleanno, o di un’occasione un po’ speciale, oppure per far riposare la mamma dall’annoso dilemma: cosa mangiamo per cena? È bene però non esagerare: mangiare troppo spesso al fast-food, infatti, può esporre al rischio di sviluppare più facilmente fenomeni allergici, un problema che è già in aumento nelle nuove generazioni. Lo dimostra uno studio condotto dall’Università di Auckland, in Nuova Zelanda, in collaborazione con l’ateneo di Nottingham, in Inghilterra. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Thorax.

Più cibo spazzatura, più rischio allergie
Secondo gli esperti neozelandesi ed inglesi, il fast food, se consumato troppo spesso, aumenta fino al 39% i sintomi delle allergie. I bambini già allergici o che hanno lievi manifestazioni sono quindi soggetti a disturbi più intensi, non solo di tipo alimentare: peggiorano l’asma, le manifestazioni cutanee e le forme di rino-congiuntivite. I ricercatori hanno esaminato i dati di 319.000 ragazzi allergici fra i 13 e i 14 anni e di 181.000 bambini allergici di 6-7 anni, di oltre 50 Paesi. In questi ragazzini, l’intensità dei disturbi allergici è correlata è alla frequenza dei pasti al fast food. La spiegazione sembrerebbe essere la forte concentrazione di grassi saturi in alimenti come gli hamburger che ridurrebbe le difese immunitarie. In particolare, lo studio dimostra di come gli adolescenti che frequentano il fast food almeno tre volte alla settimana sono maggiormente soggetti a disturbi di asma, il 39% in più rispetto agli altri ragazzini allergici che però vanno meno al fast food. Nei bambini di 6 anni si registra il 27% in più di sintomi di rinite ed eczema. Lo studio ha analizzato con attenzione le abitudini alimentari dei ragazzi e l’associazione con il cibo spazzatura è risultato direttamente correlato con il peggioramento di tutti i sintomi.

Più frutta e verdura per sentirsi meglio
E ancora una volta si dimostra la validità dei cibi sani: i ricercatori hanno notato che laddove le abitudini nutritive dei ragazzini erano migliori e i piccoli mangiavano alcune porzioni di frutta alla settimana, i sintomi erano ridotti dell’11% nei più piccoli e del 14% negli adolescenti. La ricerca conferma la bontà della buona alimentazione sia per gli adulti sia per i più giovani: il cibo sano è il mezzo migliore per vivere bene e tenere sotto controllo eventuali problemi di salute. È allora opportuno modificare l’ambiente interno del corpo e fare in modo che il sistema immunitario riprenda a funzionare al meglio. Questo è possibile seguendo una serie di accorgimenti che riguardano il corpo nella sua globalità: alimentazione sana e corretto stile di vita fin da quando si è piccoli. Perché il sistema immunitario funzioni bene, senza reazioni eccessive e quindi potenziali cause di allergie, è necessario introdurre tutti i nutrienti necessari al nostro corpo: le proteine, i carboidrati, i grassi, i sali minerali, le vitamine. L’ideale sarebbe preferire alimenti freschi come la frutta e la verdura, ma anche il pesce, le carni bianche cucinate in modo semplice, i latticini magri ed i cereali integrali. Soprattutto i bambini dovrebbero limitare il più possibile i cibi conservati, affumicati, insaccati e quelli troppo ricchi di grassi saturi. Questi alimenti contengono infatti tossine e sostanze di scarto che in parte vengono smaltite dagli organi emuntori, ossia, quelli che hanno cioè il compito di ripulire l’organismo, come i reni e l’intestino. Non tutte le tossine, però, riescono a essere smaltite: si accumulano così nell’organismo, intasandolo e intossicandolo e gettando le basi per la predisposizione di disturbi, come appunto le allergie. Sostanze responsabili della liberazione dell’istamina sono i nitriti e i nitrati, sostanze chimiche usate per far durare più a lungo il sapore e il colore di carni e insaccati. Attenzione dunque agli hamburger del fast food ma anche a würstel, salsicce e insaccati in genere.

Giorgia Andretti

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