Una scuola pulita, sicura, confortevole come punto di partenza per un futuro ricco di sfide e di impegno. È questo uno degli obiettivi di una vasta indagine condotta tra i genitori dei bambini che frequentano la scuola primaria. L’indagine si è basata sulla compilazione, da parte delle mamme e dei papà, di un questionario pubblicato lo scorso maggio nell’ambito di un progetto voluto da Aiax, marchio italiano nel settore della pulizia domestica. Obiettivo, raccogliere informazioni dai genitori di bimbi che frequetavano la scuola elementare. La ricerca, elaborata e esaminata dalla dott.ssa Rosalba Trabalzini, ha voluto mettere in luce le aspettative dei genitori verso la scuola, soprattutto su cosa vorrebbero che la scuola desse ai loro figli per essere pronti ad affrontare le sfide del futuro. Futuro, purtroppo, non facile per le nuove generazioni, che dovranno eccellere in ogni campo. Nel questionario sono state individuate cinque aree diverse su cui esprimere i propri desideri ed all’interno di esse, sceglierne le preferenze. Le aree individuate sono: la Struttura, l’Educazione civica, le Materie di insegnamento, le Attività diversificate ed i Servizi. I genitori ad aver partecipato all’indagine sono stati 548 ben distribuiti sul territorio nazionale.
Analisi dei risultati
Le aree ritenute importanti dai genitori sono risultate le Strutture scolastiche con il 41% e l’Educazione Civica con il 24%. Le rimanenti aree: Materie di insegnamento con il 15%, Attività diversificate con l’11% ed i Servizi con il 9% sono state giudicate non prioritarie. La percezione della qualità dell’insegnamento è secondaria quindi alla qualità delle strutture ed all’insegnamento dell’Educazione civica. Il dato che più di tutti sorprende è la posizione occupata dalle Materie di insegnamento, all’area viene attribuito solo il 15% delle preferenze. L’obiettivo del questionario era sapere che cosa i genitori si aspettano che la scuola fornisca ai ragazzi per prepararli ad affrontare le sfide del futuro. Per questo, riservare una percentuale così bassa alle materie di insegnamento equivale a snaturare il compito della scuola, che consiste nell’avviare i ragazzi alla cultura generale ed alle competenze specifiche.
La classifica generale conferma l’interesse dei genitori verso la Struttura della scuola e quindi i sottogruppi:
• l’educazione al rispetto della proprietà pubblica;
• la garanzia di elevati standard igienici delle strutture scolastiche.
Per contro, gli attributi di minor rilevanza per i genitori sono:
• quelli legati ai servizi accessori nei sottogruppo: l’apertura estiva come luogo di aggregazione e l’istituzione della giornata del Genitore a scuola;
• le materie extra curricolari nei sottogruppi: l’insegnamento delle lingue straniere ed i corsi di educazione sessuale.
La priorità delle scelte in ordine di preferenze dei genitori sono state:
1. Educare al rispetto della proprietà pubblica: banchi, cattedre, bagni;
2. Educare al rispetto delle persone per favorire integrazione multirazziale;
3. Disporre di una palestra ben attrezzata;
4. Aumentare il numero degli insegnati di sostegno;
5. Insegnare l’uso del computer e l’uso consapevole di internet;
6. Avere spazi verdi per attività motorie;
7. Partecipare a progetti finalizzati alla prevenzione delle dipendenze da fumo, alcool e droghe;
8. Insegnare due lingue straniere fin dalla prima elementare;
9. Seguire progetti educativi sul rispetto dell’ambiente;
10. Attivazione di un sistema di informatizzazione per comunicare con i genitori;
11. Biblioteca videoteca aggiornata;
12. Istituire lezioni sull’alimentazione e quindi prevenzione dell’obesità e dell’anoressia;
13. Apertura delle scuole di pomeriggio per aggregare i ragazzi;
14. Fornire l’opportunità di praticare uno sport preferito;
15. Partecipare a lezioni di teatro, danza, musica e pittura;
16. Attivare mostre collettive di fotografia, video e pittura;
17. Apertura mesi estivi per aggregazione dei ragazzi;
18. Istituire la giornata dei genitori a scuola;
19. Istituire lezioni di educazione sessuale.
Riflessioni conclusive
La maggioranza dei genitori ha scelto l’Educazione al rispetto della proprietà pubblica e gli elevati standard di igiene. E la domanda sorge spontanea: perché un insegnamento così banale deve essere richiesto alla scuola? L’educazione al rispetto della proprietà pubblica, per essere efficace, deve essere impartita fin da piccoli, ovvero quando i bambini iniziano ad esplorare il mondo circostante ed a scontrarsi con le regole. La stessa cosa può valere a proposito dell’elevato standard igienico, l’educazione all’igiene deve avvenire in famiglia, nell’ambiente naturale dei bambini. A corollario di quanto appena evidenziato, l’altro dato che ancor di più sorprende è il ridotto interesse verso le Materie di Insegnamento, solo il 15% ha espresso la propria preferenza verso questa area. I ragazzi hanno bisogno di acquisire delle competenze specifiche per entrare nel mondo del lavoro oltre al bisogno di cultura generale. L’apprendimento delle lingue straniere dovrebbe ricevere maggiore attenzione: senza la conoscenza di almeno una lingua straniera, non adattata ma ben parlata, si perdono tanti punti anche nei confronti dell’integrazione razziale, in quasi tutte le culture si parlano almeno una delle prime lingue più parlate al mondo: l’inglese, lo spagnolo ed il francese. Altra contraddizione rilevante: la prevenzione. Questa viene indicata come un’importante fattore di sanità ma, nello specifico, viene riservata una scarsissima attenzione alla prevenzione delle patologie sessualmente trasmesse. Una serie di lezioni sulla sessualità verrebbe a colmare il gap, spianando la via davvero ad una prevenzione sanitaria a tutto tondo. L’adolescenza avviene sempre più precocemente e come tale anche il menarca, sono molte le ragazze sviluppate già a dieci anni. Possiamo davvero credere che siamo tanti i genitori a saper spiegare con le dovute parole un tema così ostacolato da vecchi tabù come la sessualità?
E per terminare l’analisi critica dei risultati: quel 5,8% sulla giornata del genitore a scuola.
Sembra che ci sia uno scarso interesse alla conoscenza dell’ambiente scolastico in tutti i sensi, sia materialmente che culturalmente. La giornata del genitore a scuola ha il senso di accomunare mamme e papà in una giornata festosa seduti al banco del propri figlio e non per parlare con l’insegnate. Il giorno a questo dedicato, una sola volta all’anno, è un modo per far sentire i ragazzi davvero compresi dai loro genitori. Per i bambini, veder seduti al loro posto i genitori, di certo li porterà a vivere la scuola con gioia e non con il timore come ancora oggi molti ragazzini la vivono.
Roberta Raviolo