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La tecnologia Wi-Fi è entrata di diritto nella nostra vita e in quella dei nostri figli

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Lo scorso anno è partito il progetto che prevede di dotare le scuole italiane del Wi-Fi, ovvero la possibilità per alcuni dispositivi di collegarsi a reti locali senza fili ad alta velocità; i cavi sono sostituiti da onde radio che consentono di collegare il PC o altri strumenti abilitati ad internet.
Il dibattito riguardante l’introduzione del Wi-Fi negli istituti scolastici è tuttora aperto. Le opinioni sono contrapposte: alcuni sono ben convinti dell’assenza di rischio per la salute, altri sostengono la pericolosità dei campi magnetici derivanti dall’utilizzo del Wi-Fi, favorirebbero l’insorgere di tumori cerebrali. In proposito, l’Unione Europea ha consigliato di limitare l’utilizzo di wireless e cellulari nei ragazzi.

Facciamo la conoscenza con il Wi-Fi
La sigla Wi-Fi, sta per Wireless Fidelity, la cui traduzione letterale è Riproduzione radio fedele. La trasmissione dati fino a non molto tempo fa avveniva via cavo, oggi i fili sono superati dalle onde radio. Il segnale radio viene lanciato dall’Access Point, un dispositivo indispensabile per la connessione senza fili: per ottenere la connettività tra i due sistemi, questi debbono potersi incontrare, il computer dovrà infatti rilevare il segnale. Tale possibilità è già presente, nelle grandi città, anche in molti luoghi pubblici. Quando ci si trova di fronte ad un’insegna con l’indicazione: “Wi-Fi zone” significa che, avendo a disposizione un qualunque apparecchio dotato di antenna e software Wi-Fi, possiamo connetterci ad internet gratuitamente tramite la linea messa a disposizione dal titolare dell’esercizio pubblico o dell’amministrazione locale.

Gli effetti del Wi-Fi sulla salute
La Health Protection Agency britannica ritiene sia immotivato l’allarme lanciato a proposito della pericolosità delle radiazioni Wi-Fi può avere sulla salute. I segnali radio emanati dall’Access Point hanno una potenza molto bassa, circa 100 milliwatts, notevolmente inferiore rispetto ai limiti di esposizione italiani. Tuttavia, sulla base di indagini epidemiologiche sull’uomo e studi sperimentali condotti sugli animali, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro – AIRC – ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza emanati da telefonini, ripetitori televisivi, per la telefonia mobile e dai router Wi-Fi etc. come “potenzialmente cancerogeni”: l’esposizione intensa e prolungata alle onde radio comporterebbe danni alla salute. In particolare, è stato riscontrato l’aumento del rischio di contrarre tumori del cervello e del nervo acustico. I bambini e gli adolescenti, sono maggiormente esposti a questo genere di ripercussioni sulla salute, poiché ancora in fase di sviluppo.

Il parere del Consiglio Europeo
Riguardo le tecnologie wireless, l’Unione Europea ha rilasciato un parere non vincolante. Il Consiglio d’Europa individua questi strumenti come un potenziale pericolo per la salute pubblica, in particolare per quella dei più piccoli. E’ salutare quindi inibire l’utilizzo di cellulari e dispositivi senza fili nelle scuole. Pur non essendoci ancora certezze scientifiche definitive circa i rischi per la salute, è necessario rispettare il principio di precauzione e revisionare gli attuali limiti di esposizione, prevenendo così ulteriori incognite. Il Consiglio dell’Unione suggerisce inoltre di privilegiare le reti cablate a quelle senza fili, soprattutto nelle scuole e in luoghi in cui sono presenti bambini, essendo questi maggiormente soggetti ai rischi derivanti dall’esposizione ai campi magnetici.

Il Wi-Fi nelle scuole
Il 9 maggio 2011, su iniziativa congiunta del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, è partito il progetto “Scuole in Wi-Fi”. Lo scopo del progetto è quello di dotare un numero crescente di istituti scolastici di connessioni a internet senza fili, a tal fine dovranno essere installate antenne Wi-Fi nel loro interno. Questa iniziativa dovrebbe vedere il suo completamento entro la fine del 2012, consentendo in questo modo alle scuole di offrire servizi innovativi, sia didattici che amministrativi, a docenti, famiglie, studenti e segreterie scolastiche .
Il kit fornito alle scuole è il seguente:

  • uno o più Access Point, per il collegamento alla rete internet con modalità senza fili ;
  • uno switch, qualora necessario per collegare gli Access Point al router/modem della scuola;
  • i collegamenti di rete necessari per connettere gli Access Point, l’eventuale switch e il router/modem.

La realizzazione di questo progetto consentirebbe alle nostre scuole di affiancarsi agli standard europei, divenendo quindi a tutti gli effetti esempio di efficienza e modernizzazione.

Simona Marchionni

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