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Parcheggi rosa in città

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Sempre più numerosi nelle nostre città, stanno riscuotendo successo tra le mamme: i parcheggi rosa sono appositamente riservati alle donne in attesa e con bambini.

Un segno di attenzione da parte delle istituzioni verso il disagio provato dalle gestanti e dalle neo mamme nel traffico quotidiano? I parcheggi rosa.

Li riconosciamo perché sono contrassegnati dal colore rosa al posto della classica vernice blu e in genere sono accompagnati da un cartello con un’immagine di facile impatto visivo: una cicogna in alcuni casi, un pancione in altri. I primi parcheggi rosa iniziano a vedersi già nel 2006 in molte città del nord dell’Italia, successivamente l’idea si è diffusa tanto da essere presente in quasi tutte le province.

Un segno di civiltà e cortesia
La strada è ancora lunga da percorrere, ma è comunque un inizio importante. Nel corso della gravidanza, la ricerca di un luogo per la sosta e le relative manovre di posteggio possono risultare molto faticose, per non parlare del carico e scarico della navetta o del passeggino. Se a questo si aggiunge il disagio dovuto alla lontananza di alcuni posti auto dai luoghi cosiddetti “ad alta frequentazione” (ospedali, asili nido, ambulatori, farmacie) ci si rende facilmente conto che per le mamme è difficile destreggiarsi nelle città. Era necessario quindi porre in atto un segnale di considerazione verso queste difficoltà quotidiane. Una precisazione è doverosa: il Codice della strada non prevede questo tipo di riserva dei parcheggi come invece accade per le righe gialle dei disabili, per gli stalli riservati ai residenti o per lo scarico delle merci. Chi occupa un parcheggio rosa non avendone le caratteristiche, non è dunque sanzionabile per legge. Siamo di fronte ad una norma di pura cortesia che fa appello al senso civico delle persone, una consuetudine dell’antico galateo.

Diamo la precedenza a chi “aspetta”!
I parcheggi rosa sono spesso una prerogativa delle piccola città, come succede ad Arona, splendida cittadina sul Lago Maggiore. “Eravamo alle prese con la riorganizzazione totale dei parcheggi” – ha commentato Alberto Gusmeroli, Sindaco di Arona – “che comportava un sensibile cambio del modo di affrontare la mobilità in città. La nostra idea era offrire al cittadino aree di sosta gratuite nelle zone limitrofe e a pagamento in prossimità del centro, in modo da svuotare la città dalla pesante massa di automobili che intasavano le strade e quasi tutti i posteggi liberi. Un cambio di modus vivendi, che guarda alla migliore qualità dell’aria e della vita, cui abbiamo associato un incremento degli stalli per disabili ed i parcheggi rosa nelle zone strategiche.”.

Le reazioni al rinnovato senso civico
Quali sono state le reazioni dei cittadini? “Decisamente positive”, continua il Sindaco, “sia per coloro che ne possono usufruire che per l’aumentata attenzione verso un pubblico femminile tradizionalmente trascurato”. E come poteva essere altrimenti? Per la prima volta un comune ha deciso di sostenere le donne nel loro ruolo naturale: la maternità, anche se inspiegabilmente alcuni commenti contrari sono arrivati proprio da una donna politicamente opposta. L’idea portante del Sindaco è che le donne in gravidanza, le mamme con bambini piccoli e gli anziani devono essere garantiti sempre. I parcheggi rosa rappresentano quindi un piccolo segno di civiltà da diffondere su tutto il territorio nazionale.

Ad Arona i parcheggi rosa sono gratuiti
E’ una doppia conquista quella delle mamme in attesa: non solo la disponibilità dei parcheggi rosa, ma anche la loro fruizione gratuita. La scelta del Sindaco si giustifica con il rispetto delle donne e mamme che ogni giorno già devono destreggiarsi col passeggino tra marciapiedi ed automobili. Se dovessero anche cercare i parchimetri, perderebbe quel vantaggio tanto desiderato. La scelta delle aree da privilegiare ha tenuto conto della vicinanza a strutture frequentate dalle donne in attesa o con bambini piccoli, quindi, Farmacie e Ospedali. Per concludere, citiamo per intero le parole del sig. Alberto Gusmeroli, Sindaco di Arona: “Dobbiamo cominciare a pensare che le città sono nostre e, se rispettiamo i diritti di tutti, tutti vivremo meglio. Noi amministratori possiamo fare molto e dobbiamo dare il buon esempio.”

Sonia Chiappetta

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