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L’acqua giusta per i bambini

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L’ottanta per cento del corpo dei bambini è composto di acqua, per questo non deve mai mancare per assicurare una corretta idratazione. Ecco come scegliere il tipo giusto.

Il corpo umano è costituito per la maggior parte di acqua. Questo vale ancora di più nel caso dei bambini, il cui organismo contiene una percentuale ancora più elevata di liquidi. Tale proporzione deve essere mantenuta, perché l’organismo possa svolgere al meglio le proprie funzioni. È l’acqua, infatti, a regolare la pressione del sangue, a favorire la diffusione in tutti i tessuti di minerali, vitamine e altre sostanze nutritive, rende elastiche le articolazioni, permette lo svolgimento delle reazioni biochimiche, idrata la pelle. Inoltre, l’acqua ripulisce il corpo, favorendo il lavoro dei reni, due organi gemelli il cui compito è purificare l’organismo dalle scorie in eccesso, ogni giorno vengono filtrati ben 180 litri di liquido e ne vengono eliminati con le urine solo ca. un litro e mezzo. Ed ancora, l’acqua combatte la stitichezza perché ammorbidisce le feci e, più in là con il tempo, combatte l’insorgenza dell’acetone, un disordine metabolico frequente nei bambini, dovuto all’accumulo nel sangue di grassi.

No a quella del rubinetto
Anche i bambini piccolissimi, quindi, hanno bisogno di un regolare apporto d’acqua. Solo i piccoli allattati esclusivamente al seno possono farne a meno, perché il latte della mamma è già ricco di liquidi. I bimbi nutriti al biberon, però, devono bere acqua, quindi quella proposta deve essere scelta con attenzione. Non è adatta per i piccolissimi, per esempio, l’acqua del rubinetto, che può essere ricca di calcare, cloro e altre sostanze disinfettanti, innocue per gli adulti ma non appropriate per i bebé. Anche l’acqua più o meno gasata, per gli adulti gradevole e dissetante, non va offerta ai piccoli. L’anidride carbonica che contiene può infatti accumularsi nell’intestino, favorendo l’insorgenza di coliche gassose, un disturbo innocuo, certo, ma molto fastidioso per il bebé. Va bene la semplice acqua naturale liscia, meglio se contenuta in bottiglie di vetro: è un materiale praticamente inerte, che non rilascia sostanze, come gli ftalati, non idonee al piccolo.
Occhio al residuo fisso
Prima di proporre a un bimbo un qualsiasi tipo di acqua minerale, sarebbe bene chiedere al pediatra. Le acque, infatti, non sono tutte uguali: alcune contengono una quantità maggiore di minerali, che gli adulti smaltiscono senza problemi (e che possono anche prevenire certe patologie, come nel caso delle acque ricche di calcio, indicate per l’osteoporosi) ma che affaticherebbero troppo i reni ancora immaturi di un bambino di pochi mesi. Procediamo all’acquisto quindi dopo aver sentito l’opinione dello specialista, ma impariamo a leggere l’etichetta e a valutare il residuo fisso, ossia la quantità di minerali che resta sul fondo del contenitore dopo che è stato fatto evaporare un litro d’acqua. I tipi più adatti per un bambino sono le minimamente mineralizzate (con residuo fisso minore di 50 mg per litro). Le oligominerali (R.F. tra 50 e 500 mg per litro) contengono sali benefici come iodio, sodio, calcio, ferro, fluoro. Le medio-minerali (con R.F. fino a 1.500 mg per litro) e quelle ricche di minerali (oltre 1.500 grammi di sali per litro) non sono invece indicate per i piccolissimi.

Mai troppo fredda. E senza zucchero
L’acqua può essere proposta al bambino nel biberon oppure in piccoli cucchiaini, dopo la poppata di latte ricostituito oppure quando noi stesse avvertiamo caldo e sete. L’acqua, che a noi adulti piace fredda o addirittura con cubetti di ghiaccio in estate, ai bambini di pochi mesi va proposta appena fresca: una temperatura troppo bassa potrebbe infatti creare disturbi al pancino del bambino. L’acqua va inoltre proposta liscia, senza aggiunta di zucchero o limone. Nostro figlio non conosce questi sapori, non ne sente la mancanza e il proporre acqua semplice lo introduce a una corretta educazione al gusto. Senza contare che il succo di limone può causare reazioni allergiche, mentre lo zucchero predispone a dissenteria e, con il tempo, aumenta il rischio di carie dentaria. L’acqua per i bambini deve quindi essere: priva di gas, con residuo fisso tra 50 e 100 mg. ed a temperatura ambiente.

 

Giorgia Andretti

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