Lo scorso 29 luglio abbiamo pubblicato l’articolo: Il cervello umano è sempre più sotto scacco – qualcuno sicuramente ricorderà il focus: come sta cambiando la mente umana grazie alla grande quantità di tempo passata sull’web e all’utilizzo dei device concesso ai ragazzini già prima dell’adolescenza. Ad oggi non sappiamo esattamente come si può modificare la struttura del cervello di un adolescente. Quello che sappiamo è che le strutture profonde cerebrali: amigdala e ippocampo, aree deputate alla memoria e al ragionamento di concerto con l’area prefrontale, inglobano e rimodulano le informazioni che arrivano dall’esterno. Riportiamo un passo dell’articolo per comprendere meglio cosa potrebbe capitare: – Uno studio realizzato su 400 ragazzi, utilizzatori di Internet e pubblicato da un gruppo di ricercatori giapponesi su Human Brain Mapping, ha mostrato che nei forti utilizzatori dei device erano stati rilevati alcuni effetti negativi sullo sviluppo del cervello. L’elevata frequenza di utilizzo è risultata associata a una diminuita intelligenza verbale e a un ridotto incremento di volume di ampie aree del cervello dopo alcuni anni. Non è infondata la preoccupazione che la tecnologia avanzata sia in grado di provocare cambiamenti strutturali di alcune aree cerebrali di coloro che utilizzano il web quotidianamente e per molte ore. È necessario mettere in campo azioni preventive per evitare che ciò avvenga.
La rivoluzione digitale ha trasformato la velocità con cui avvengono i cambiamenti nelle nuove generazioni. L’utilizzo dello smartphone in pre-adolescenza ha reso la figura dell’influencer: blogger o youtuber, in quella che quotidianamente posta la sua vita tra immagini, pensieri e desideri, diventando un modello da seguire e imitare per tutto. È innegabile che una parte di responsabilità di quanto sta avvenendo: veloce cambiamento degli stili di vita oltre che di personalità dei ragazzi è da far ricadere sul marketing sempre più aggressivo. D’altra parte, la permissività dei genitori sull’utilizzo dei device ai pre-adolescenti ha reso i ragazzi sempre più sotto scacco degli influencer, il braccio lungo del marketing. Fisiologicamente è necessario sapere che lo sviluppo del sistema cerebrale si completa tra gli undici e i quattordici anni, questo periodo è altamente vulnerabile. Fase questa riconosciuta come la più importante della vita psichica, è quella in cui avviene la stabilizzazione del pensiero astratto e quindi lo sviluppo del sistema logico-deduttivo. Il ruolo dell’epigenetica è determinante nello sviluppo, gli adolescenti hanno a che fare con diverse problematiche psico-sociali e questo li rende più sensibili a eventi che possono influenzare il corpo e il cervello, tanto più si è esposti a modelli da imitare, tanto più si modificherà la struttura di personalità. Il risultato finale può mostrare una struttura di personalità adattabile, oppure, una struttura borderline di personalità con varie forme di disadattamento sociale. Gli ambienti relazionali, influenzano direttamente lo sviluppo cognitivo, morale e relazionale. Tutti veniamo al mondo con un patrimonio genetico integrato e modificato in base all’ambiente in cui siamo immersi. È su questo substrato psico-neurologico che si inseriscono gli influencer digitali, ovvero i mass-media o la nuova frontiera del marketing. Tanto più bassa è l’età dell’esposizione ai device digitali attraverso l’web, tanto più il marketing è certo di modificare usi e consumi a loro esclusivo profitto.
Il sondaggio è stato proposto da Guidagenitori.it per comprendere l’atteggiamento dei genitori verso l’esposizione massiccia dei minori al web e quanto siano disposti a mettere in gioco il loro benessere psico fisico. I risultati sono stati esposti al convegno tenutosi a Sorrento lo scorso 19 ottobre organizzato dalla SIMA – Società italiana Medicina dell’Adolescenza – La Società degli adolescenti. Adolescenti e bambini sono sempre più utilizzati per modificare gli stili di vita , grazie anche alla complicità di alcuni genitori che utilizzano i figli per un ritorno economico personale oltre che famigliare. L’atteggiamento di questi adulti stimola, così facendo, due risvolti comportamentali impossibile da ignorare da chi si occupa della sana crescita di ragazzini e pre-adolescenti.
a – Ricerca disperata per ottenere a tutti i costi quanto stimolato dagli influencer;
b – Ripiegamento nichilistico su stesso con caduta dell’autostima: l’anticamera della depressione.
Impossibile dimenticare che il suicidio nel nostro paese è la seconda causa di morte tra gli adolescenti. Dati rilevati da ONDA, dal 2015 al 2017 i suicidi sono passati dal 3,3% al 5,9%, sei ragazzi su cento tra i quattordici e diciannove anni hanno perso la vita, 71% erano ragazze.
Il sondaggio è stato visto e letto da circa 220.000 adulti di questi solo 119 persone lo hanno compilato, ovvero lo 0,0536363% del totale. Questi numeri devono farci riflettere: i ragazzi devono essere protetti, soprattutto nel periodo più importante del loro sviluppo neuro-cognitivo per evitare le aumentate diagnosi di depressione e disturbo borderline di personalità.
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
psichiatra, psicoterapeuta, laureata in psicologia clinica