documenti per viaggiare con i figli
I posti e le tariffe, i bagagli e i passeggini, l’intrattenimento e i pasti a bordo: ecco cosa dovete sapere se state programmando una vacanza e non volete sorprese tra le nuvole.
Una meta lontana da raggiungere in aereo e un figlio. Non è un binomio improponibile, anche se alla vigilia della partenza ci assalgono mille dubbi. Partire in aereo con bambino, anche quando ha pochi mesi, è possibile: sono le principali compagnie aeree a permetterlo. Se quello che ci frena è l’idea di affrontare un viaggio in un ambiente chiuso, con solo due bagni a disposizione, con i problemi dell’alta quota, dell’atterraggio e del decollo, possiamo ragionarci su e organizzare tutto nel modo migliore. A questo scopo GuidaGenitori.it ha monitorato le informazioni fornite sull’argomento dalle principali compagnie europee e raccolto qualche consiglio. L’invito generale è quello di sempre: organizzazione, buonsenso e pazienza.
Volare nelle diverse fasce d’età
I neonati possono volare. Tutte le principali compagnie aeree lo permettono, salvo limitazioni per i primi 7 o 15 giorni di vita dei neonati e con il consiglio di tenere d’occhio lo stato di salute del bambino nei giorni prima della partenza. Le tratte a lungo raggio possono infatti risultare faticose per un bebè, dal momento che ci sono cambiamenti di pressione e che all’interno del velivolo l’aria è molto secca e fredda. Per questo, è necessario idratare costantemente il bambino, coprirlo in maniera adeguata e, nei momenti di cambiamenti di pressione, dargli la poppata o il ciuccio per attutire i disturbi alle orecchie.
I bambini più grandi possono volare tranquillamente. In questo caso il problema è come tenerli buoni o tranquilli una volta a bordo, per un tempo più o meno lungo. Se con loro i disturbi del decollo e dell’atterraggio sono più facili da controllare – qualcosa da bere, una caramella da succhiare e il gioco è fatto – più complesso può risultare intrattenerli durante il viaggio. Ma questo è un argomento che affronteremo più avanti.
Posti a sedere, tariffe e sconti
Vediamo, invece, cosa prevedono le principali compagnie aeree per l’acquisto dei biglietti, le modalità del viaggio, le tariffe e i bagagli. In linea di massima nel trasporto aereo i bambini vengono raggruppati in due categorie: infant, da 0 a 2 anni e child, da 2 a 11 anni.
I neonati e i piccoli fino a 2 anni in genere viaggiano in braccio ai genitori e dunque, non avendo il posto prenotato, non pagano nei voli di linea interni o pagano il 10% del prezzo del biglietto sulle tratte internazionali. Per i bambini da 2 a 11 anni, la situazione varia da compagnia a compagnia e a seconda del tipo di volo: in alcuni casi sui voli nazionali non è previsto alcuno sconto per i bambini, in altri è previsto invece uno sconto del 50%. Sulle tratte a lungo raggio in genere si applica uno sconto consistente: la tariffa si calcola tra il 60 e l’ 80% (lo sconto medio è in genere del 33%).
Nelle low cost i bambini da due anni in su pagano come un adulto.
Seggiolini, passeggini, culle e bagagli
Alcune compagnie sui voli a lungo raggio mettono a disposizione culle speciali per i bambini fino a sei/otto mesi. I genitori siedono sul posto con culla ed il servizio può anche essere offerto gratuitamente, a seconda della compagnia aerea. Talvolta questi posti non possono essere prenotati on line: per farlo bisogna chiamare il call center della compagnia.
Se la tariffa scelta non consente di preassegnare il posto destinato all’aggancio della culla, bisogna recarsi in anticipo al banco accettazione dell’aeroporto.
Alcune compagnie aeree mettono a disposizione, a seconda del tipo di tariffa applicata e del tipo di volo, la culla o il seggiolino. Quest’ultimo va fissato ad un sedile e comporta il pagamento della tariffa infant per il posto che si viene così ad occupare. Attenzione perché, sia che si paghino sia che non si paghino, la culla e il seggiolino forniti a bordo vanno sempre prenotati.
Infine, si possono utilizzare i propri mezzi: alcune compagnie, come la compagnia di bandiera italiana, permettono di portare a bordo la propria culla – se non eccede le dimensioni consentite – in quei voli dove non è previsto il servizio di culla a bordo. Se si sceglie di utilizzare il proprio seggiolino per auto adattabile ai posti dell’aereo, è previsto il pagamento della tariffa infant.
In sintesi, i neonati viaggiano gratis solo se stanno seduti sulle ginocchia dei genitori; se si decide di viaggiare più comodi e mettere il bambino in culla o nel seggiolino, generalmente bisogna pagare la tariffa infant. Alcune compagnie low cost non consentono di prenotare posti aggiuntivi per un bebè, altre permettono di farlo solo tramite call center e non online.
E se si viaggia con 2 bebè? Uno viaggia in braccio all’adulto e l’altro con posto a sedere prenotato, attrezzato con seggiolino omologato che il genitore porta con sé, e dietro pagamento della tariffa child. È necessario un seggiolino per ogni bambino di più di sei mesi per il quale è stato acquistato un posto in aereo: la regola vale fino a tre anni. I dispositivi di protezione richiesti per i bambini variano a seconda dell’età .
Per quel che riguarda i bagagli, oggi quasi tutte le compagnie consentono di utilizzare il passeggino fino all’entrata dell’aereo, se le condizioni locali lo consentono. All’arrivo, il passeggino sarà disponibile alla scaletta di accesso dell’aereo. Alcune compagnie, quando si viaggia con un bebè, concedono la franchigia su un bagaglio aggiuntivo: in genere, un bagaglio in più che non ecceda le dimensioni di 115cm (lunghezza + larghezza + altezza) ed un passeggino per bambini. Le low cost non applicano questo tipo di trattamento di favore ed alcune.
I pasti speciali e i trattamenti dedicati
Se il bambino è abbastanza grande, si può comunicare al momento della prenotazione che si desidera un menu per bambini. In genere le compagnie aeree garantiscono questo tipo di servizio su tutti i voli di durata superiore alle due ore e mezza. Bisogna però prenotarlo al massimo 24-48 ore prima della partenza.
Alcune compagnie hanno a bordo alimenti per neonati, altre no, così come alcune dispongono di personale che nelle lunghe tratte aiuta i genitori di bambini piccoli a preparare gli alimenti e scaldare i biberon, altre forniscono le attrezzature su richiesta. Alcune compagnie non dispongono dell’acqua per preparare il latte di formula e specificano di portare con sé a bordo il numero necessario di biberon sterili. Altre compagnie dispongono anche di acqua sterile per i biberon. Data la varietà dei trattamenti previsti, il consiglio è, dunque, quello di informarsi sempre prima della partenza, visitando il sito della compagnia con cui si vola o contattando il relativo call center.
Quasi tutte le compagnie di bandiera nelle lunghe tratte offrono programmi dedicati alle famiglie in viaggio che comprendono assistenza a bordo nella preparazione degli alimenti, imbarco prioritario per le famiglie, programmi audiovisivi e musicali di intrattenimento adatti ai bambini e per finire regali per i bambini da 3 anni in su: una sacca contenente piccoli giocattoli, album da colorare e pastelli, depliant colorati con i personaggi della compagnia. Quel che basta, insomma, a tenere il bambino occupato per qualche ora in più, prima o dopo che si sia stancato dei passatempi che naturalmente mamma e papà avranno predisposto per lui.
I consigli per affrontare imbarco e viaggio
Ora che si sa tutto o quasi sul trattamento di massima che si riceve una volta a bordo, ci si può organizzare per preparare il viaggio nel modo migliore. Come in molte altre occasioni, è indispensabile vestire il bambino, piccolo o grande che sia, a strati. La temperatura in aereo è abbastanza fredda e può essere necessario avere degli indumenti da aggiungere o togliere secondo necessità. In particolare, è indispensabile portare con sé delle calzine abbastanza pesanti: con l’alta pressione i piedini potrebbero gonfiarsi e sarà allora necessario proteggerli in modo diverso che con le scarpine. È bene anche informarsi sulla temperatura che si troverà a destinazione. E poi, nella borsa da viaggio, non dovrebbe mancare un cambio, non solo per il bambino ma anche per i suoi accompagnatori: un succo di frutta rovesciato, un vassoio malfermo sono situazioni tutt’altro che difficili a verificarsi. Oltre al cambio, nella borsa bisognerebbe tenere a portata di mano anche degli spuntini per il bambino, dolci o salati a seconda delle sue preferenze ma comunque non troppo elaborati, bevande a sufficienza perché l’aria è secca e il bambino avrà bisogno di bere, delle caramelle e i suoi giochi preferiti, da centellinare poco alla volta. Se il bambino è abbastanza grande per osservare quel che accade, si sceglierà per lui il posto vicino al finestrino: sarà molto emozionante osservare il decollo, l’atterraggio, la vista della terra dall’alto. Se invece il bambino è particolarmente irrequieto, sarà bene preferire il posto vicino al corridoio per lasciargli maggiore libertà di movimento.
Prima dell’imbarco è bene lasciare gironzolare il piccolo nell’aeroporto, in modo che possa osservare gli aerei o scatenarsi nelle aree gioco. La toilette dell’aeroporto, che dispone di fasciatoii comodi per il cambio, sarà l’ultima tappa prima di salire a bordo: una volta allacciate le cinture prima del decollo, non sarà infatti più possibile alzarsi. Non serve dirigersi in fretta all’imbarco, a meno che la compagnia preveda l’imbarco prioritario per famiglie, o non si abbia il posto prenotato e si desideri occupare i posti nelle prime file. Se invece i posti sono già assegnati, l’ansia da imbarco è inutile: meglio guadagnare ancora qualche minuto di libertà in più.
Sabrina Ficco