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Carne rossa e insaccati: rischio cancro?

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Mangiare sano e variato è il modo più efficace per garantire un apporto adeguato di energia e nutrienti. Bisogna variare il più possibile gli alimenti e combinare i diversi cibi. Una alimentazione equilibrata è sicuramente di aiuto per conservare la salute. Tutti i principali gruppi di alimenti devono essere presenti nell’alimentazione quotidiana e sono:

  • Frutta e verdura: alimenti ricchi di vitamine, zuccheri, minerali e fibre.
  • Cereali e legumi: Hanno un alto valore energetico.
  • Latte e derivati: forniscono calcio, sono essenziali per la costruzione del tessuto osseo, muscolo-scheletrico e nervoso.
  • Pesce, carne e uova: forniscono proteine di alta qualità. Carne e pesce forniscono anche ferro.
  • Grassi da condimento: dando la preferenza all’olio extravergine di oliva e in generale agli oli vegetali.

Insaccati di carne rossa inclusi nei cancerogeni del gruppo 1
Tutte le carni rosse lavorate, in altre parole trasformate dal pezzo intero dei seguenti animali: manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra sono state inserite dall’ International Agency for Research on Cancer  IARC – costola dell’Organizzazione Mondiale della Sanità come cancerogene. Nel gruppo sono inserite le sostanze riconosciute come realmente cancerogene per l’uomo, ovvero, gli studi provano la correlazione con il cancro del colon.  Per carni lavorate si intende trasformate attraverso la salatura, l’affumicatura, la conservazione in scatola o in sughi preparati contenente parti di carne. E’ ovvio che questo non significa che se vengono consumate una o due porzioni di insaccati di queste carni alla settimana si rischia il cancro. All’interno di un menù settimanale può essere inserita in modo variato una sola singola porzione di insaccati e quindi: una volta prosciutto, una volta salsiccia, una volta un wurstel, una volta mortadella. Alcuni ricercatori, come ad esempio il dott. Campbell sostengono che debbano essere abolite tutte le proteine di origine animale, anche la caseina, la proteina contenuta nel latte ma questo non risponde totalmente alla verità assoluta perché abbiamo bisogno anche delle proteina di origine animale. Infatti dagli studi si evidenzia solo il  pericolo dello sviluppo di cancro che cresce con l’aumentare della quantità di carne consumata. Gli studi presi in considerazione stabiliscono il valore rischio calcolato per lo sviluppo del cancro del colon retto e carne lavorata: l’aumento è del 18% ogni porzione di 50 grammi di carne lavorata consumati ogni giorno.

La carne  rossa è inserita nei cancerogeni del gruppo 2A
Tutte le carni rosse fresche e quindi non lavorate dei seguenti animali: manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra sono state inserite nel gruppo 2°, ovvero in quei nutrienti che possono essere correlati all’insorgenza di un cancro al colon ma la prova non è confermata in assoluto. Sono quindi necessarie nuove ricerche affinché si possa affermare con certezza la correlazione.  E’ stato preso anche in considerazione il modo di cottura delle carni rosse, le temperature elevate possono dare origine a composti chimici potenzialmente cancerogeni come ad esempio la carne cotta sulla fiamma diretta, grigliata  o cottura alla piastra o padella. E preferibile utilizzare il metodo della cottura a vapore, evita che si possano sviluppare agenti nocivi. Anche per questo gruppo è stato calcolato il valore rischio ed è pari 17% ogni 100 grammi di carne rossa consumata al giorno.

Alimentarsi in modo equilibrato non significa rinunciare ai cibi preferiti
Mangiare sano è questione di equilibrio. Si possono assumere tutte le sostanze, anche se caloriche, grasse o potenzialmente nocive, l’importante è consumarle occasionalmente, in minore quantità e bilanciarle con cibi salutari. E’ necessario programmare i pasti in modo equilibrato e non alimentarsi con solo un  tipo di nutriente. I nutrizionisti raccomandano di fare tre pasti al giorno: colazione, pranzo e cena più due snack utilizzando tutti i nutrienti in modo variato.

I menù di Mamme Mixer elaborati dai nutrizionisti di GuidaGenitori.it  e realizzati dalla sezione femminile della Federazione Italiana Cuochi  – Lady Chef –  sono  realizzati fin  dall’inizio nel rispetto delle esigenze nutrizionali dell’individuo umano dallo svezzamento e per tutta la vita nel rispetto delle esigenze della buona salute.

Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Psichiatra, psicoterapeuta, laureata in psicologia medica

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