Al mare ci si vorrebbe solo divertire, ma quando si hanno con sé i bambini non si deve trascurare nessuna evenienza: è sufficiente una piccola ferita per rovinare la giornata, soprattutto se si deve correre a cercare il disinfettante e cerotti. Insomma, è importante avere con sé qualche farmaco di emergenza, soprattutto se si frequentano spiagge libere, lontane dal centro abitato, magari in un paese in cui non si parla la stessa lingua.
Utilizzare una borsa termica
Non occorre certo avere con sé una farmacia, ma pochi prodotti essenziali per fronteggiare l’emergenza che spesso riesce a essere risolta semplicemente con poche manovre. È bene ricordare che i farmaci, di qualunque tipo siano, anche quelli comuni per l’automedicazione, risentono del calore e dei raggi solari. Per questo la piccola farmacia da spiaggia andrebbe conservata in una borsa termica, eventualmente inserendovi un refrigerante, per esempio quei classici panetti in plastica riempiti di acqua che vanno tenuti in freezer. Questo serve anche da applicare sulla pelle in caso di traumi, distorsioni o contusioni. La borsa termica andrebbe tenuta a portata di mano, non certo lasciata in auto, ma sotto l’ombrellone, nella tenda da spiaggia o almeno sotto un albero. In questa borsa vanno tenuti gli eventuali farmaci salvavita, per esempio i dispenser di insulina per chi ha il diabete di tipo 1, sono molti i bimbi a soffrirne o lo stick all’adrenalina per eventuali episodi di shock allergico, che si possono verificare se punge un insetto.
Pochi farmaci, ma essenziali
Per quanto riguarda i farmaci utili, è bene avere con sé dei disinfettanti monouso in salvietta oppure una confezione piccola di disinfettante liquido per ferite ed escoriazioni. È bene ricordare che prima di disinfettare, la pelle deve essere ben pulita: quindi ci vuole una scorta di acqua potabile, oltre a quella che si dovrebbe avere per bere. Anche un cerotto a prova d’acqua è utile, per difendere la ferita giusto il tempo che si sta in spiaggia: infatti la pelle per guarire dovrebbe essere lasciata il più possibile all’aria. In spiaggia può succedere di incorrere in una medusa: in tal caso, la soluzione migliore è lavare abbondantemente la parte con acqua di mare pulita. Poi, si può stendere un velo di gel a base di cloruro di alluminio al 5%, indicato anche per le punture di insetto. Serve anche una pomata al cortisone ad azione antinfiammatoria per punture di insetti o zanzare e una pinzetta per le sopracciglia, ben pulita, nel caso si dovesse calpestare un riccio. Le punture di tracina o pesce ragno, tra l’altro dolorosissime, vanno trattate cercando di togliere l’aculeo con una pinzetta, messo un laccio emostatico al di sopra della puntura per non far salire il veleno rilasciato dalla tracinaInoltre possono servire colliri usa e getta nel caso in cui, nel pomeriggio, si dovessero avere problemi di occhi arrossati e infiammati. Ovviamente si deve avere una abbondante scorta di acqua e il solare giusto, ad alta protezione per i bambini.
Sahalima Giovannini