Malattie Infettive
Scarlattina
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Origine della malattia | Batterica |
Età di maggiore frequenza | Dai 3 ai 10 anni |
Stagione di maggiore frequenza | Sporadico tutte le stagioni |
Modalità di contagio | Si trasmette facilmente per via aerea o attraverso il contatto diretto con le secrezioni della persona malata, quali muco e saliva |
Periodo di incubazione | Tre giorni |
Possibilità di contagio | Dipende dalla percentuale di portatori transitori o permanenti dello streptococco in faringe, percentuale che varia dal 5 a20% |
Immunità | No.Può capitare che la scarlattina si ripresenti più di una volta nel corso dell'infanzia, poiché l'immunità dovuta alla produzione di anticorpi che la comparsa di questa malattia determina nell'organismo, non è totale |
Comparsa dei sintomi | Dopo i tre giorni di incubazione |
Contagiosità | Da una settimana prima a non meno di 4 giorni dopo la comparsa dell'esantema |
Sintomi iniziali | Febbre alta, forte mal di gola, mal di testa e ingrossamento delle tonsille. La lingua è ricoperta da una patina biancastra in cui risultano ben visibili le papille rosse, mentre dopo qualche giorno si desquama divenendo di colore rosso vivo |
Fase esantematica | I puntini rossi scarlatti grandi quanto una capocchia di spillo sono ben separati tra loro e lievemente rilevati al tatto: la pelle risulta ruvida, come carta vetrata. Il viso è molto arrossato, tranne l'area intorno alla bocca che, rimanendo bianca, gli conferisce per contrasto la caratteristica "maschera scarlattinosa". |
Decorso della malattia | L'esantema parte dalle ascelle, dal collo e dall'inguine, le zone più intensamente colpite. Nel giro di 24 ore, si estende sul resto del corpo. L'eruzione cutanea scompare dopo tre-sette giorni e la pelle comincia a desquamarsi, partendo dal volto per proseguire poi col tronco, le mani e i piedi. La guarigione avviene in circa due settimane |
Durata fase acuta | da 5 a 7 giorni |
Riammissione a scuola | Isolamento in casa per 48 ore dall'inizio di un'adeguata terapia antibiotica |
Come intervenire | Tenere il bambino a letto, a riposo, poiché i sintomi di questa infezione sono piuttosto intensi e il piccolo può essere particolarmente spossato. Idratare molto il bimbo, dandogli spesso da bere e proponendogli una dieta a base di cibi liquidi con brodi, passati di verdura e succhi di frutta. |
Cura farmacologica | Trattandosi di un'infezione batterica, la scarlattina viene curata con gli antibiotici, quali amoxicillina e simili o macrolidi. La cura deve durare almeno dieci giorni, ma già dal terzo giorno il bambino non è più contagioso. In caso di dubbio, per accertarsi che si tratti di scarlattina, il pediatra può fare al piccolo l'esame del tampone faringeo, per verificare la presenza del batterio sospetto (streptococco Betaemolitico di gruppo A). |
Complicazioni | La scarlattina può portare delle serie complicazioni, come la febbre reumatica o reumatismo articolare acuto, una malattia che colpisce le articolazioni delle mani e dei piedi e che richiede il ricovero in ospedale. |
Precauzioni | I soggetti a contatto con il bambino malato, se non sono immuni alla malattia, per proteggersi dovrebbero assumere anche loro antibiotici per i primi due giorni di terapia del bambino |
Collaborazioni
Le schede sono state realizzate con la collaborazione del Dott. Giovanni Cassar
Medico chirurgo Specializzato in Malattie Infettive dal 1986.
Attualmente medico vaccinatore presso il Centro vaccinale di Palombara Sabina RM/G Distretto di Guidonia RM.