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Svezzamento, i primi alimenti della vita

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Lo svezzamento è il processo attraverso il quale tutti i bambini prima o poi dovranno abituarsi, a poco a poco si passa da un’alimentazione a base di solo latte ad un regime che comprende anche cibi solidi. Non esiste un criterio unico per abituare il proprio bambino: occorre tempo, pazienza e soprattutto a capacità di offrire al bambino la giusta gamma di sostanze nutritive.

Si parte con la frutta
Il primo cibo da proporre, diverso per consistenza e sapore dal latte, è la frutta: risulta gradita al palato, non scatena fenomeni di allergia ed è facile da proporre sia fresca sia omogeneizzata. Vanno molto bene la mela, la pera e la banana. La mela e la pera possono essere grattugiate, è sconsigliato l’uso del frullatore, può incamerare nella poltiglia dell’aria, la banana va semplicemente schiacciata con un cucchiaino. Per quanto riguarda le dosi, la prima volta si può far assaggiare mezzo cucchiaino di frutta, senza aggiungere zuccheri; il giorno dopo si passa ad un cucchiaino intero, il terzo a due cucchiaini, il quarto giorno a cinque cucchiaini e così via, fino ad arrivare a metà frutto dopo una settimana. La frutta deve essere sempre ben lavata e sbucciata: non aggiungere mai lo zucchero, la frutta ne è già ricca naturalmente, ne tantomeno il miele per il rischio di allergie, infatti, questo alimento fino ai due anni non dovrebbe mai essere proposto ai bambini.

Come preparare la prima pappa
Quando il bimbo si è abituato a mangiare la frutta e dimostra di apprezzarla, è il momento di proporgli la prima pappa: si prepara con brodo vegetale, un cucchiaio di crema di riso oppure mais e tapioca, un cucchiaino di olio extravergine di oliva. Per il brodo si pongono a bollire in un po’ d’acqua inizialmente due vegetali insieme per poi aggiungerne degli altri gradualmente. Si inizia con una zucchina e carota, per poi aggiungere le altre. Quando le verdure sono cotte, si tolgono dal brodo e vengono passate nel passaverdura, si aggiunge un cucchiaino di questo passato al brodo insieme ad un cucchiaio di crema di riso, l’olio, un cucchiaino di oliva EVA, va aggiunto solo a fine cottura. La carne va proposta cotta a vapore o a bagno maria e triturata, si parte sempre con la carni bianche per poi passare a quelle rosse: manzo e vitello. Link a ricette primi mesi

Quando il bambino è più grande
Dal settimo mese, il bambino può iniziare un’alimentazione più variata: come alternativa alla crema di riso o mais e tapioca si aggiunge pastina molto piccola o semolino. Il pesce è un alimento adatto ai bambini dal settimo mese in poi, per esempio si aggiunge alla pappa un cucchiaino di merluzzo o di sogliola cotti a vapore o in alternativa del pesce omogeneizzato. Dopo il pesce, è la volta dell’uovo: il tuorlo, ben cotto, può essere fatto assaggiare al bambino dal nono mese di età. Si parte gradualmente: prima mezzo cucchiaino, poi uno intero e così via fino ad arrivare al tuorlo intero. Per l’uovo completo meglio aspettare che abbia almeno un anno: prima l’albume potrebbe causare problemi di allergia e difficoltà digestive. Le carni non vanno mai proposte oltre tre volte la settimana e mai lo stesso giorno in cui viene proposto il pesce, uova o formaggio. Secondo le ultime teorie alimentari, l’eccesso di proteine provoca obesità almeno quanto i grassi

L’universo dei legumi
Fagioli, lenticchie, piselli, soia: non è affatto vera la credenza che sono difficili da digerire per i bambini piccoli. Hanno l’unico inconveniente di provocare meteorismo, cioè una fastidiosa presenza di gas nell’intestino. Questo disturbo è provocato dalla fermentazione della cellulosa contenuta nella buccia. Per ovviare a questo inconveniente è sufficiente lasciare i legumi a bagno per dodici ore, lessarli per un’ora e poi passarli al passaverdure per eliminare le bucce. In questo modo si ottiene una crema che può essere conservata in frigorifero per circa due giorni e se ne aggiunge un cucchiaio al brodo vegetale. I legumi sono alimenti ricchi di carboidrati complessi, cioè zuccheri che vengono assimilati lentamente, e di proteine simili a quelle della carne, indispensabili per una crescita corretta di tutto l’organismo.

Giorgia Andretti

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