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Ittero del neonato, come si cura

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In un buon numero di neonati, nei primi giorni di vita, la pelle assume una leggera colorazione giallastra. E’ un fenomeno molto comune, tanto che lo si definisce fisiologico. Molti genitori si preoccupano, ma nella maggior parte dei casi, è una manifestazione assolutamente naturale, destinata a risolversi da sola entro la prima settimana di vita. Se, al contrario, la iperbilirubinemia non scompare, si renderanno necessarie ulteriori indagini e terapie adeguate. Vediamo di che cosa si tratta.

Una manifestazione dell’adattamento
L’ittero è la manifestazione visibile dell’eccessiva presenza, nel sangue del bambino, di bilirubina non coniugata. Questa sostanza viene normalmente prodotta dalla degradazione dell’emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi con la funzione di trasportare ossigeno in tutti gli organi del corpo. La bilirubina è di color giallo-verdastro: la colorazione della pelle è dovuta appunto all’eccesso della sostanza in circolo, l’ittero è causato dalla degradazione di molti globuli rossi in circolo nel sangue del neonato. Nell’utero materno, il feto riceve l’ossigeno soltanto attraverso il cordone ombelicale: il livello di ossigenazione è molto basso, quindi l’organismo è costretto a correre ai ripari producendo una altissima quantità di globuli rossi che, come è stato detto, hanno il compito di rifornire di ossigeno il corpo. Un più alto numero di globuli rossi cattura una maggiore quantità di ossigeno, assicurando quindi un sufficiente rifornimento. Immediatamente dopo la nascita, i polmoni del bambino cominciano a funzionare a pieno ritmo, come succede poi per tutto il resto della vita. La respirazione permette l’immissione di una quantità di ossigeno molto più elevata. Non è quindi più necessaria la presenza di tanti globuli rossi, che sono distrutti, con il risultato di aumentare il valore transitorio della bilirubina.

Un fenomeno che si attenua da solo
L’ittero si manifesta entro le ventiquattro ore dopo la nascita: in alcuni casi, scompare molto presto, in altri, permane anche per una settimana. La situazione comunque non comporta alcun rischio per il neonato se l’ittero è fisiologico. Per rendere più veloce il processo di eliminazione della bilirubina in eccesso si utilizza la foto-terapia. Il neonato viene posto in una particolare culla irraggiata da lampade a luce blu oppure bianca previa una schermatura per le radiazioni ultraviolette. Sugli occhi del neonato deve essere posta una benda per prevenire eventuali lesioni oculari. Il piccolo viene tolto dalla culletta e tolta la benda solo per alimentarlo ed immediatamente deve essere riposizionato alla luce per far abbassare il livello di bilirubina, infatti, un valore elevato di questa sostanza, a lungo andare, può rivelarsi tossica per il bebè. La fototerapia risolve l’ittero e quindi la iper-bilirubinemia definitivamente senza lasciare alcun tipo di problematica al neonato.

Sahalima Giovannini

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