Nuove iniziative per risolvere in modo alternativo e veloce le controversie fra consumatori e imprese
Sono passati più di otto anni da quando la legge n. 580/93, di riforma delle Camere di Commercio, ha assegnato a queste ultime il compito di “curare gli interessi del mercato” in senso ampio, anche promuovendo la “costituzione di commissioni arbitrali e conciliative per la risoluzione di controversie tra imprese e tra imprese e consumatori”.
La giustizia civile in Italia costituisce “un’area critica” a causa del sovraccarico di domanda cui è sottoposto il sistema giudiziario. La conseguenza più immediata è la scarsa efficacia dovuta ai lunghi tempi di attesa e agli alti costi per la risoluzione delle controversie. Sia le imprese sia i consumatori ricevono un danno da tale situazione: le prime per l’incertezza del diritto in materia, i secondi perché sono disincentivati a chiedere la tutela dei propri diritti. Tutto ciò ha notevoli ripercussioni non solo sugli interessi dei singoli, ma anche sulla qualità generale del mercato, dove con più facilità insorgono comportamenti scorretti.
Proprio in seguito a tali considerazioni, è nata l’esigenza di riscoprire, innovandolo, un sistema di risoluzione delle controversie minori alternativo a quello ordinario.
Per quanto concerne la procedura di conciliazione, essa viene gestita dalla Commissione di Conciliazione, creata all’interno delle singole Camere di Commercio Provinciali. Essa è composta: dal Presidente della Camera di commercio, che la presiede di diritto, dal Segretario Generale, da due rappresentanti delle associazioni di consumatori maggiormente rappresentative della provincia, da due rappresentanti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative della provincia, con riferimento al settore interessato. La Commissione stabilisce i settori di intervento, approva le liste dei conciliatori e procede alla nomina degli stessi sulla base dell’oggetto della controversia.
Riguardo all’ambito di applicazione, possono rivolgersi alla Commissione i consumatori e le imprese per la risoluzione di controversie insorte in rapporti commerciali tra impresa e consumatore: il valore massimo oggetto della controversia è stabilito dal regolamento della singola Camera di commercio competente ed in genere è compreso fra i due e i trecento milioni.
Per avviare la procedura basta che l’interessato rivolga una domanda redatta su apposito modulo, disponibile presso le Camere di commercio provinciali. La Commissione, verificata l’adesione della controparte alla procedura, nomina il conciliatore. L’accordo raggiunto viene sottoscritto dalle parti e ha valore di contratto, obbligandole ad adempiere quanto concordato.
I costi della procedura di conciliazione variano a seconda delle regioni ed a volte gli scarti e le suddivisioni delle categorie possono essere anche molto diversi. Indicativamente:
Diritti amministrativi per richiesta e accettazione della conciliazione: £ 30 mila
Per controversie di valore fino a lire 500.000, £. 50 mila per ciascuna delle parti; per controversie fino a 10 milioni, £ 100 mila per ciascuna delle parti; per controversie oltre 10 milioni e fino ai 60-100 milioni, £.200 mila per ciascuna delle parti; per controversie oltre 60-100 milioni, £. 400 mila per ciascuna parte.
In merito all’efficacia delle decisioni della commissione, dal momento in cui l’accordo è raggiunto, questo ha valore contrattuale ed impegna le parti ad eseguire quanto in esso previsto.
Infine è interessante segnalare l’iniziativa del Sunia (Sindacato Nazionale Inquilini) e della Federconsumatori, che hanno deciso di usare la rete per offrire la possibilità di risolvere attraverso la via telematica le controversie legate, in special modo, alla casa ed al condominio. Sul sitocasaeconsumi è infatti attivo uno “sportello” tramite cui è possibile, riempiendo degli appositi modelli, ricevere una consulenza che ha lo scopo di fornire un supporto tecnico-legislativo alle parti e ai soggetti per risolvere le vertenze riguardanti la materia specifica.
In Rete:
Elenco delle Camere di commercio provinciali
Luciano Chicarella