Il Parlamento Europeo ha proclamato il 2013 anno del cittadino europeo

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Il Parlamento Europeo ha proclamato il 2013 anno del cittadino europeo

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Pur essendo trascorsi vent’anni dall’introduzione della cittadinanza europea, ancora oggi un gran numero di persone non ha piena consapevolezza dei diritti oltre che dei doveri che derivano da questo status. A causa della scarsa informazione spesso ci si limita a vedere nella libertà di circolazione l’unico diritto connesso allo status di cittadino europeo, in realtà, sono previsti in capo agli europei molti diritti di cui non tutti conoscono l’esistenza. Per diffondere la corretta dimensione del significato di cittadinanza dell’unione, il 2013 è stato proclamato – l’anno del cittadino europeo. Nel corso di questi dodici mesi sono previsti eventi mirati ad informare la popolazione riguardo i propri diritti e alle modalità di esercizio degli stessi.

2013: un anno per tutti noi cittadini europei
La proclamazione dell’ “Anno europeo dei cittadini” è stato istituito su proposta della Commissione Europea, con una decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 1093/2012/UE del 21 novembre 2012. Questo anno e tutti gli eventi che ne seguiranno dovrebbe condurre all’eliminazione di gran parte degli ostacoli a tutt’oggi vigenti tra gli stati aderenti, ostacoli derivanti, soprattutto, dalla scarsa conoscenza che ancora oggi gli europei hanno dei propri diritti. Gli eventi dovrebbero ricordare a tutti noi quanti e quali vantaggi potremmo usufruire dallo status di cittadino dell’unione e non solo ma anche insegnare quali sono le modalità per esercitare tali diritti. Con questo obiettivo, la Commissione Europea metterà in atto un piano d’azione in cui saranno previsti eventi, seminari e manifestazioni su tutto il territorio europeo. Altro obiettivo perseguito è quello di dare visibilità a due importanti portali web grazie ai quali i cittadini potranno trovare risposta a qualunque domanda: http://europa.eu/youreurope/citizens/index_it.htm e http://europa.eu/europedirect/index_it.htm

Vent’anni di cittadinanza europea
La cittadinanza europea è il nostro nuovo status senza perdere la cittadinanza originaria, è solo una estensione proprio come stabilito nel Trattato di Maastricht il 1° novembre 1993, trattato giunto al suo ventesimo anno di esistenza. Nonostante sia trascorso così tanto tempo, sono ancora molte le persone ignare dei diritti e doveri a cui sono chiamate e soprattutto di avere difficoltà nell’esercitarli. Molti, per esempio, accetterebbero di buon grado un’occupazione in uno stato membro diverso da quello in cui abitano, ma non conoscendo appieno i limiti dei loro diritti e sentendosi ostacolati dalle difficoltà linguistiche, spesso vi rinunciano. I risultati derivanti dalla cittadinanza si esplicano in numerosi vantaggi di cui in questo ventennio i cittadini europei hanno avuto modo di godere, primo tra tutti il diritto di soggiornare e circolare liberamente all’interno degli stati facenti parte dell’Unione. Questo però non è l’unico beneficio attribuito ai cittadini. Ne esistono molti altri, tra cui, per esempio il diritto di votare e di essere eletto alle elezioni comunali e a quelle del Parlamento europeo nello Stato membro di residenza.

I vantaggi dello status di cittadino europeo
La cittadinanza europea rende titolari dei seguenti diritti:

-la libertà di circolazione e di soggiorno dei cittadini e dei loro familiari su tutto il territorio dell’Unione;
-il diritto di votare e di essere eletto alle elezioni comunali e a quelle del Parlamento europeo nello Stato membro di residenza;
-la tutela da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro in un paese terzo nel quale lo Stato di cui la persona in causa ha la cittadinanza non è rappresentato;
-il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo;
-il diritto di presentare ricorsi al mediatore europeo;
-diritto di scrivere alle istituzioni e ad alcuni organi comunitari in una delle lingue ufficiali della stessa e di ricevere risposta nella stessa lingua.

Tuttavia una semplice elencazione non è sufficiente a comprendere l’essenza degli enormi vantaggi che sono stati attribuiti con l’introduzione della cittadinanza europea. La libertà di circolazione di persone, beni e capitali tra i paesi dell’Unione arricchisce i cittadini europei di benefici che altrimenti non avrebbero avuto. Per esempio è possibile studiare, lavorare o viaggiare liberamente in qualunque stato europeo, avere la possibilità di acquistare beni e servizi in tutto il territorio europeo, vedersi riconosciute le qualifiche professionali in paesi diversi da quello di appartenenza. La libera circolazione è consentita anche a persone con nazionalità extraeuropea con familiari cittadini dell’Unione. La cittadinanza consente inoltre di beneficiare dell’assistenza medica, acquisire o preservare diritti assistenziali, candidarsi alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali nello Stato membro in cui si risiede. Per quanto concerne il diritto di petizione, questo consiste nella possibilità di presentare un’ istanza o un reclamo su una materia che rientri nell’ambito di competenza della Comunità, mentre al mediatore europeo sono riservate denunce riguardanti casi di cattiva amministrazione nell’operato delle istituzioni o degli organi comunitari. E’ previsto in capo ad ogni cittadino europeo un mondo di alternative di cui non si ha totale conoscenza. Molte di queste possibilità potrebbero rivelarsi quell’opportunità per dare un nuovo slancio alla propria vita che si aspettava da tanto, senza sapere che era a portata di mano da un ventennio.

Simona Marchionni

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