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I vaccini sono innocui e difendono la salute dei nostri figli

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Proteggono noi e i nostri figli, ma non solo, i vaccini svolgono un ruolo molto più ampio di difesa da malattie anche serie. Se, infatti, si vaccinano tutti i bambini, il virus responsabile di una determinata malattia circolerà via via in forma sempre più debole e attenuata. Inoltre, poiché nessuno lo contrarrà più, poco per volta si arriverà alla sua scomparsa. È successo così con il vaiolo, una malattia che mieteva vittime nei secoli passati e che oggi non esiste più dal 1979, proprio a causa delle campagne vaccinali di massa che ne hanno permesso l’eradicazione.

Perché è importante vaccinare i bambini
Sulla scorta di queste certezze, la raccomandazione degli esperti è unanime: i bambini vanno vaccinati, non solo per i vaccini obbligatori ma anche per quelli raccomandati con l’obiettivo di proteggere ogni singola persona dalle eventuali complicanze delle malattie oltre che per limitare i ricoveri e contenere la spesa sanitaria legata alle cure necessarie. Oltretutto, le complicanze legate ai vaccini sono veramente rare: certo, è importante che un bambino stia bene, quando riceve la vaccinazione, ma presso i centri vaccinali dei consultori i medici ci sono i pediatri che effettuano una accurata visita al piccolo, proprio per escludere la presenza di febbre, mal di gola o di altri disturbi concomitanti che suggeriscono di rimandare il vaccino. L’importanza delle vaccinazioni è recepita da molti paesi, tra i quali la Gran Bretagna, che ha appena varato un nuovo programma vaccinale per dichiarare guerra all’influenza e soprattutto al morbillo, dove a periodi alterni torna a fare la sua comparsa. La lotta contro il morbillo è stata stabilita in seguito a una delle più importanti epidemie degli ultimi anni, ad essere colpito è il Galles con migliaia di contagi e almeno un decesso. Il principale veicolo di trasmissione, secondo gli esperti, sono stati i ragazzini che non hanno ricevuto il vaccino dieci anni fa, quando alcuni studi, poi risultati falsi, suggerirono un legame tra vaccinazione e autismo. Il programma cercherà di recuperare proprio questi soggetti, tra l’altro rischiano più di altri gli effetti secondari del morbillo che, è bene ricordare, in un numero non esiguo di casi può avere tra le complicanze gravi l’encefalite.

Vaccini mirati anche per i nonni
Il programma costerà l’equivalente di 120 milioni di euro circa e prevede per tutti i bambini l’immunizzazione per l’influenza stagionale attraverso uno spray. Inizieranno a settembre 2013 i piccoli intorno a due anni, quindi entro il 2015 saranno vaccinati via via i bambini di età scolare. L’obiettivo è limitare l’incidenza della malattia, ma anche ridurre la circolazione del virus che trova terreno fertile soprattutto tra i bimbi di questa età. I neonati sotto i quattro mesi saranno vaccinati contro il rotavirus, responsabile di una forma seria di diarrea che ogni anno causa oltre 14mila ricoveri ospedalieri tra i più piccoli. Molte persone, oltre 11mila, vengono ricoverate invece per le conseguenze dell’herpes zoster, il virus è associato alla varicella e il ‘fuoco di Sant’Antonio’ negli anziani. Per evitare gli oltre 2000 decessi, soprattutto nella terza età, il governo inglese somministrerà gratuitamente 800mila vaccini nelle persone over 70 più a rischio. Quello inglese è un esempio che gli italiani dovrebbero imitare. Secondo gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, nel nostro paese tra il 2010 e il 2012 ci sono stati 8.304 casi di morbillo segnalati, con un’incidenza di 46 ogni milione di abitanti. Le complicanze segnalate sono state 2155, tra cui 197 polmoniti e 11 encefaliti. Un caso su quattro ha richiesto il ricovero in ospedale e si è verificato un decesso. Per quanto riguarda l’influenza 2011-12, la copertura che non è arrivata al 20%, classificandosi tra le più basse d’Europa. Eppure, ogni anno l’influenza causa migliaia di decessi tra gli anziani.

Lina Rossi

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