Come difendersi dalla variante Kraken del Covid-19

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Come difendersi dalla variante Kraken del Covid-19

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Potrebbe arrivare anche da noi la variante Kraken del Covid-19, chiamata così da un leggendario mostro marino che terrorizzava i naviganti. Il nome vero e proprio della Kraken è XBB.1.5, ed è una sottovariante dalla Gryphon, discendente della XBB, che a sua volta deriva da due mutazioni della variante Omicron, Argus e Centaurus. Si tratta quindi di una variante del virus primario generato da una doppia mutazione e per questa ragione sembra essere più facilmente trasmissibile. Vediamo cosa si può fare per evitare il contagio.

Variante Kraken del Covid-19, che cosa si sa

La doppia mutazione fa sì che la variante Kraken del Covid-19 si leghi in modo più efficace al recettore Ace2, permettendo così al virus di sfuggire agli anticorpi e di entrare con facilità nelle cellule dell’organismo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità la considera infatti al momento come la variante più trasmissibile della pandemia. Gli esperti, anche quelli italiani, invitano a non abbassare la guardia perché a fine della pandemia è ancora lontana: si potrà parlare di questo solo quando sarà possibile fare previsioni abbastanza certe sull’andamento dei casi e su una loro possibile diminuzione. Al momento, i casi continuano ad aumentare soprattutto negli Usa e, in Europa, in Germania e in Gran Bretagna. In Italia, secondo i responsabili della sanità, al momento la situazione è stabile.

I sintomi della variante Kraken

Nei prossimi giorni, l’OMS porterà avanti una valutazione più precisa per quanto riguarda la serietà dei sintomi e l’andamento della trasmissione. Sembra però che le manifestazioni della variante Kraken del Covid-19 siano simili a quelli dell’influenza: possono comparire i sintoni del raffreddore, febbre, mal di gola e tosse, stanchezza e dolori osteo-muscolari. I sintomi sono simili sia negli adulti sia nei giovanissimi. Alla comparsa dei sintomi è utile assumere  farmaci antipiretici nella dose adatta alla propria età. Gli esperti ribadiscono l’importanza della vaccinazione: i sintomi sono decisamente più lievi nelle persone che si sono sottoposte alle prime dosi di vaccino, è comunque consigliata per tutti la quarta dose. Le persone con malattie croniche e gli anziani dovrebbero valutare l’opportunità di sottoporsi alla quinta dose. L’uso di mascherina adesso è facoltativo, ma comunque consigliato in caso di ambienti chiusi e vicinanza, così come l’accurato lavaggio delle mani.

Sahalima Giovannini

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