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La sindrome premestruale

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Mal di testa, dolori addominali, senso di gonfiore, ansia e tristezza apparentemente ingiustificata. È la cosiddetta – sindrome premestruale – un insieme di sintomi fisici e psichici fastidiosi e debilitanti. Per tempo considerata una manifestazione della bizzarria del carattere femminile, oggi la sindrome premestruale è riconosciuta ufficialmente come malattia dalla Corte di Cassazione secondo la quale il disturbo costituisce sufficiente ragione di infermità temporanea e può giustificare un’assenza dal lavoro.

I sintomi della sindrome premestruale
La sindrome premestruale tende a colpire soprattutto le donne di età compresa tra i trenta e i quaranta anni, ma può presentarsi anche nelle ragazze alle prime mestruazioni o nelle donne più mature. I sintomi che la caratterizzano sono numerosi e molto soggettivi da donna a donna, ma alcuni tendono a presentarsi con più frequenza. Il senso di gonfiore è il più ricorrente: consiste in una sensazione di pesantezza diffusa ai piedi, gambe e mani, accompagnata da un aumento di peso che può anche sfiorare i tre chili. Il seno appare anch’esso più gonfio, turgido e dolorante. Responsabile della ritenzione idrica sembra essere la ridotta produzione, nel secondo periodo del mese, del progesterone, uno degli ormoni che regolano il ciclo. Il calo di progesterone provoca uno squilibrio di estrogeni, ormoni regolarmente prodotti durante il ciclo. Questi sbalzi di ormoni sono responsabili della mancata eliminazione dei liquidi. In genere la ritenzione idrica scompare con l’inizio del flusso. Possono comparire anche mal di testa, stipsi, acne che peggiora se c’è già. Ancora più fastidiosi i sintomi psichici: depressione, irritabilità, ansia e nervosismo che sono legati alla alterazione della serotonina, una sostanza che regola il ritmo del sonno e il dolore, aiutando la mente a rilassarsi.

Integratori e rimedi naturali
Esistono farmaci tradizionali per combattere la sindrome premestruale, ma trattandosi di molecole di tipo chimico è sempre bene chiedere al medico e, in ogni caso, è bene non abusarne, soprattutto se il disturbo coinvolge le ragazzine più giovani. Esistono anche molti rimedi naturali, privi di effetti collaterali e molto efficaci. Sono utili, per esempio, gli integratori da banco in farmacia, disponibili anche presso molti supermercati. I più utili sono quelli con magnesio e vitamina B6, che prevengono i sintomi. Il magnesio e la vitamina B6 sono disponibili in compresse o formulazioni da sciogliere in acqua. Assunti durante tutto l’arco del mese, attenuano i disturbi. Per combattere la ritenzione idrica, sono indicate le compresse a base di ananas o di centella, hanno proprietà antinfiammatorie e contrastano i gonfiori. Anche le tisane sono molto efficaci. È bene ricordare di attenersi sempre alle dosi, senza eccedere.

Aiutarsi con il cibo
Recenti studi hanno dimostrato che il regime alimentare può influire sullo stato di salute della donna nei giorni che precedono le mestruazioni. Eliminare, nei giorni precedenti le mestruazioni, salumi, formaggi stagionati, cibi in scatola e, in genere, tutti gli alimenti salati è il primo passo per combattere la ritenzione idrica. Anche il caffè, il tè, il cioccolato andrebbero drasticamente ridotti. La caffeina, infatti, è un eccitante che può aumentare l’ansia e l’irritabilità. E non solo: sembra che abbassi i livelli di magnesio e vitamina B6 nell’organismo.
E’ poi importante fare scorta delle quantità di magnesio e di vitamina B6. Questo è possibile inserendo nella dieta, a partire dalla seconda metà del ciclo, alimenti che ne siano ricchi. Il magnesio  è contenuto in quantità nei cereali non raffinati: riso e pasta integrali, grano saraceno, farina integrale, nei frutti di mare, nelle verdure a foglia verde, nella frutta secca noci, nocciole, mandorle, uvetta sultanina, fichi secchi. La vitamina B6 si trova anch’essa nei cereali integrali e poi nel pesce, nel fegato, nei legumi, nelle banane, nelle patate, nei cavolfiori e nel lievito di birra.

Giorgia Andretti

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