Le infezioni della pelle durante l’infanzia sono molto frequenti, in particolare durante l’estate, complici il clima caldo-umido e i giochi al parco o in spiaggia. La pelle dei più piccoli è infatti molto delicata e possono essere sufficienti piccole escoriazioni o una puntura d’insetto per permettere ai batteri di penetrare all’interno degli strati cutanei, dando il via ad un’infezione.
La Candidiasi orale o mughetto
È un’infezione che colpisce circa il 2-5% dei neonati, che contraggono tale infezione durante il passaggio attraverso il canale del parto. L’infezione si può però riscontrare anche in bambini più grandi durante trattamenti antibiotici o immunodepressori. Si presenta con piccole chiazze biancastre distribuite sulla mucosa del cavo orale, in particolare sulla lingua, e la mucosa sottostante è lievemente arrossata. Il trattamento, generalmente, prevede l’utilizzo di sospensioni orali antimicotiche, sempre indicate dal pediatra.
Le verruche cutanee
Sono le lesioni caratteristiche delle infezioni virali da Papillomavirus e riguardano il 5-10% dei bambini. La loro trasmissione è più frequente in quelli che frequentano piscine o docce pubbliche. Le verruche comuni si riscontrano più frequentemente sulle dita, sul dorso delle mani, sul volto, sulle ginocchia e sui gomiti. Si tratta di papule ben circoscritte, con superficie irregolare e rugosa. Le verruche piane, invece, sono caratterizzate da papule lievemente rilevate, di dimensioni generalmente inferiori ai 3 mm e di colore variabile dal rosa al marrone. La distribuzione è simile a quella delle verruche comuni, in alcuni casi però possono essere multiple e distribuirsi lungo una linea di trauma cutaneo, per esempio dal margine dei capelli al cuoio capelluto a causa dell’utilizzo del pettine. Nel 50% dei casi le verruche scompaiono spontaneamente entro due anni; il mancato trattamento può, però, provocare la diffusione ad altre sedi del corpo. Le verruche sono lesioni che interessano la parte superficiale della cute, quindi non cicatrizzano a meno che vengano trattate in modo aggressivo; generalmente si consiglia l’applicazione di pomate all’acido salicilico, mentre più discusso è l’utilizzo dell’azoto liquido.
Che cosa possono fare i genitori
Di fronte ad una lesione della pelle del bambino, prima di preoccuparsi, bisognerebbe porsi alcune domande:
• Quando è insorta la lesione?
• Da quanto tempo è presente e come si è modificata?
• Ci sono altri sintomi, come per esempio febbre, dolore e prurito?
• Ci sono stati fattori predisponenti, quali l’assunzione di farmaci, l’esposizione alla luce solare, il contatto con allergeni o animali?
Le informazioni raccolte possono essere utili ai genitori stessi anche per sapere se è il caso di sottoporre la lesione a un controllo pediatrico, sempre consigliabile nel caso il bambino sia molto piccolo, la lesione sia presente da alcuni giorni, sia infiammata o compaia febbre. Per quanto riguarda la prevenzione, è bene ricordare che una pelle pulita e ben detersa, è anche una pelle ben difesa dai batteri e dai funghi.
Giorgia Andretti
Consulenza della prof.ssa Susanna Esposito
Direttore della UOC Pediatria 1 Clinica, Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano
Presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica – SITIP