Dal 6 maggio oltre 2 milioni di alunni si confrontano con le Prove Invalsi

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Dal 6 maggio oltre 2 milioni di alunni si confrontano con le Prove Invalsi

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Tornano, anche quest’anno, le Prove Invalsi: una serie di test sulle principali materie scolastiche, Italiano e Matematica, per accertare il livello di preparazione dei ragazzi di quattro classi di alunni e studenti: le seconde e le quinte elementari, le terze medie e il secondo anno delle scuole superiori. Le Prove Invalsi si chiamano così perché sono a cura dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione.

Invalsi, sempre più consenso dalla scuola
Le prove ogni anno sottopongono i bambini e i ragazzi delle scuole a queste prove, per ricavare dati utili che poi possono essere utilizzati a livello nazionale e internazionale, per confrontare il livello di preparazione dei nostri ragazzi con quello dei coetanei di altri paesi. E’ possibile in questo modo individuare i punti di forza e di debolezza, non solo nelle competenze degli alunni ma anche nel sistema didattico della scuola, correggendo e rinforzando ove si individuino lacune. Le Prove Invalsi, dati del Ministero dell’Istruzione, nel 2013 sono state effettuate da tutte le scuole italiane e il 71% degli istituti ha utilizzato il Rapporto che poi a settembre è stato restituito dall’Invalsi con le analisi relative alle proprie classi. Il numero degli istituti che hanno restituito il rapporto è in costante crescita, segno che, a quattro anni dall’introduzione, le prove hanno superato le iniziali diffidenze da parte della comunità scolastica.

Ecco il calendario delle prove
Ed ecco il calendario: il 6 maggio c’è la prova di Italiano per la seconda e quinta delle elementari. Il 7 maggio, sempre per le due classi delle elementari, si tiene la prova di Matematica. Il 13 maggio ci sono sia la prova di Italiano sia quella di Matematica per la seconda delle superiori. Infine, il 19 giugno 2014 è in programma la prova di Italiano e Matematica di terza media, che fa parte dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Da quest’anno non viene più svolta la prova di prima media. Gli studenti coinvolti sono oltre 2.285.000, così suddivisi: circa 568.000 in seconda primaria, circa 561.000 in quinta primaria, circa 594.000 nelle terze delle medie e circa 562.000 in seconda superiore.

Come si svolgono le Invalsi
Le prove sono divise in base al livello scolastico delle classi cui sono dirette e sono direttamente collegate con i programmi di studio secondo le Indicazioni Nazionali. Vanno da un minimo di 20-25 domande per materia per la seconda primaria a un massimo di circa 50 domande, sempre per materia, per la seconda superiore. I tempi variano in relazione alle classi. Gli alunni di seconda elementare hanno a disposizione, sia per la prova di Italiano sia per quella di matematica, 45 minuti. La quinta elementare e la terza media hanno a disposizione 75 minuti. In seconda superiore gli studenti avranno a disposizione 90 minuti sia per la prova di Italiano che di quella di matematica. Dal 10 luglio sarà disponibile un primo rapporto sugli esiti delle prove, basato sui dati campionari e a settembre le scuole avranno a disposizione i dati relativi alle loro classi. E per sapere come dovevano essere effettuate le prove, pochi giorni dopo lo svolgimento sul sito dell’Invalsi sarà messa a disposizione di insegnanti, alunni, genitori e cittadini una guida che illustrerà come ciascuna domanda a cui gli studenti hanno risposto sia direttamente collegata alle Indicazioni nazionali da poco aggiornate.

Le prove Invalsi in futuro
Per garantire il più alto livello di partecipazione, Invalsi e Miur hanno predisposto una nota che definisce le modalità di partecipazione degli allievi con bisogni educativi speciali. Si spera che già il prossimo anni, nel 2015, sia possibile proporre alle scuole le prove in modalità informatica, per lo meno a livello sperimentale. In un futuro ci si augura di poter anche coinvolgere l’ultimo anno delle superiori, attraverso la sperimentazione di modelli alternativi di prove per il queste classi, da proporre al Miur per la loro possibile introduzione. Infine, si sta cercando di ampliare gli ambiti disciplinari oggetto di misurazione includendo anche la lingua inglese e le scienze naturali e per rendere gli esiti nazionali delle rilevazioni comparabili direttamente con quelli delle ricerche internazionali, come il Pisa (Programme for International Student Assessment), il Timss (Trends in International Mathematics and Science Study) e il Pirls Progress in International Reading Literacy Study).
www.invalsi.it
Per vedere le prove degli anni scorsi

Lina Rossi

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