Quello che finora ho ben compreso è che le malattie neurodegenerative sono sostenute da una alimentazione totalmente squilibrata andando così a provocare danni permanenti all’organismo.
Abbiamo quindi capito che il latte deve essere assunto in quantità limitate ma… e con l’osteoporosi come la mettiamo? Ecco l’altra ricerca a cui sono arrivata. Dall’Harvard School per prevenire l’osteoporosi davano come indicazione di bere tre bicchieri di latte scremato al giorno e tre porzioni di latticini sempre al giorno. L’indicazione è risultata totalmente sbagliata: è venuto fuori che bere troppo latte rende in sangue acido, il famoso pH. Il sangue ha un pH di 7,3 e se scende al di sotto vuol dire che il corpo deve compensare questo valore e lo va a fare prelevando il calcio dalle ossa, stimolando così l’osteoporosi.
Il risultato di queste ricerche in breve confermano che bisogna nutrirsi con meno proteine animali per contrastare l’invecchiamento delle cellule e lo sviluppo di malattie degenerative. Per combattere invece l’osteoporosi, come alternativa al latte per assumere il calcio si possono consumare i semi di sesamo che ne sono ricchissimi, le mandorle, le nocciole, i broccoli ed i legumi soprattutto i ceci.
Questa sera farò delle belle tortille di lenticchie rosse per rendere onore alle ricerche sull’osteoporosi. Andiamo ora a controllare il pH: risotto siamo a 6 e tortille di lenticchie a 5,5.
Colazione: Pera banana clementine e Gruyer Una tazza di tè
Break: Sandwich alle carote
Pranzo: Risotto alla milanese
Break: Cracker integrali con formaggio e gelatina di frutta ed una tazza di tè
Cena: Tortille di lenticchie rosse
e….se stiamo svezzando il bambino Pappe dopo i 10 – 11 mesi