Fegato sano, questo week-end abbiamo avuto ospiti i nostri cugini che abitano a Chianciano Terme e ovviamente abbiamo parlato delle terme e dello slogan da sempre ascoltato: Chianciano fegato sano. Purtroppo, non solo l’acqua fa miracoli per avere un fegato sano, è necessaria anche l’alimentazione corretta, e come mio solito mi sono messa al lavoro per trovare i cibi che ci aiutano aa avere un fegato ben funzionante.,
È necessario nutrirsi con alimenti ricchi di fibre, questi nutrienti aiutano il fegato a funzionare meglio. Un ottimo modo per iniziare la giornata? La farina d’avena e quindi biscotti realizzati con questo cereale. La ricerca ci dice che nutrirsi con i fiocchi d’avena aiuta a perdere qualche chilo ma soprattutto a perdere un po’ di grasso sulla pancia, ma ancora di più tiene lontano le malattie del fegato.
Patatine fritte e hamburger sono al contrario la scelta peggiore per mantenere il fegato sano. Nutrirsi con cibi ad alto contenuto di grassi saturi rendere difficile al fegato fare bene il suo lavoro. Da limitare sono anche gli snack industriali, quelli pre-confezionati che si trovano nei banconi dei supermercati o nei dispenser. Il problema con questi alimenti è che di solito sono ricchi di zucchero, sale e grassi aggiunti. Una buona strategia per evitare gli snack industriali è portare da casa delle buone alternative: una mela con una mini confezione di Humus di ceci, oppure una delle barrette di ceci.
Per essere ligia a quello che scrivo, oggi alle mie piccolette preparo la nostra solita colazione a base di frutta e tè, per snack le barrette ai ceci per cena hamburger di pesce, il tutto per un pH di 6 e a pranzo preparo una bella minestra di riso e rape per un pH di 5,8.
Zia Vittoria
Colazione: Insalata di banana albicocche e fragole – Una tazza di tè
Break: Barretta snack ai ceci
Pranzo: Minestra di riso e rape
Break: Un cestino di ciliege – una tazza di tè
Cena: Hamburger di pesce alla salsa di limone – Carote al ginger
e… se stiamo svezzando il bambino Pappe dagli 8 mesi
Le porzioni da mettere nel piatto: a peso o a misura? Ecco cosa preferire