E per finire il discorso sulle motivazioni dell’inappetenza, ancora un paio di cosette: può essere uno dei sintomi del diabete, delle gastroenteriti e per finire, dell’invecchiamento, quello che mi riguarda direttamente.
Diabete – se non è gestito bene, l’elevata quantità di zucchero nel sangue può danneggiare uno qualsiasi dei nervi del nostro corpo o un gruppo specifico. Uno di questi nervi potrebbe essere il nervo vago, quello che controlla i muscoli dello stomaco. Quando questo nervo non funziona come dovrebbe, il cibo transita più lentamente nel tratto gastrointestinale provocando una gastroparesi. Questa condizione può provocare una perdita di appetito e gonfiore. Per risolvere questo problema è necessario intervenire sia sulla dieta alimentare sia sui f armaci specifici.
Gastroenteriti – possono essere di tipo virale, batterico o parassitario. Il sintomo principale è la nausea, la diarrea e i crampi e sicuramente la cosa che meno di tutti si ha voglia, è di mangiare. Una volta che la nausea va via, si può iniziare a mangiare banane, riso, o carote e patate al vapore. E’ necessario però bere molti liquidi per rimanere idratati. E per finire:
Invecchiamento – con l’avanzare degli anni si ha meno di un appetito rispetto al passato. Con l’età, la digestione rallenta, quindi ci si sente pieni più a lungo. I sensi che sostengono l’alimentazione come l’olfatto, il gusto o la visione possono essere meno sensibili e questo rende meno attraente il cibo. Tutto questo unito anche ai cambiamenti ormonali e alcuni farmaci, possono rendere meno intenso il desiderio della fame.
Oggi zuppa di cavolfiore e formaggio per un pH di 5,8 e filetti di nasello con verdure allo zafferano per un valore del pH 6.
Zia Vittoria
Colazione: Kiwi, ananas e fiocchi di latte – Una tazza di tè
Break: Mele per uno snack veloce
Pranzo: Zuppa di cavolfiore e formaggio
Break: Sandwich alle carote – una tazza di tè
Cena: Filetti di nasello ai pomodori e limone – Ortaggi allo zafferano