In genere si offriva ai bambini più gracilini o malati per l’ottimo equilibrio tra tutti i nutrienti. Mia madre mi raccontava sempre che quando sono nata io, durante la guerra, lei non aveva latte e mi davano allora quello di asina perché una loro vicina in campagna aveva appunto gli asini.
Sta di fatto che il latte di asina ancora oggi è utilizzato, l’unico problema è che le asine ne producono poco e non è redditizio, a parità di guadagno con le mucche bisogna lavorare molto ma molto di più e avere molti più animali. Il latte di asina contiene molto più lattosio e meno grasso rispetto alla mucca mentre le proteine hanno uno spiccato potere antimicrobico.
Il latte di capra invece, contiene molte più proteine di qualsiasi altro latte ed è più ricco di calcio. Per contro ha molte più calorie circa 170 calorie e 7 grammi di grassi saturi per una tazza di grandezza media, molto più che il latte vaccino intero. Alcune persone bevono il latte di capra perché pensano di essere allergici al latte vaccino ma in uno studio che ho trovato, dice che se si è allergici al latte di mucca, probabilmente lo si sarà anche a quello di capra.
Pil latte e tutti i suoi derivati ci fanno stare bene e in salute, ecco perché cerco di portare a tavola sempre più spesso: latte, yogurt e formaggi. Oggi per pranzo farò del riso con i gamberoni per un pH 5,8 e per cena una quiche al formaggio e cavoletti di Bruxelles per un pH totale di 5,9
Colazione: Frutta secca sciroppata e yogurt naturale Una tazza di tè
Break: Mele per uno snack veloce
Pranzo: Riso e gamberoni
Break: Sandwich all’Hummus e vegetali ed una tazza di tè
Cena: Quiche al formaggio Cavoletti di Bruxelles e uvetta sultanina
e….se stiamo svezzando il bambino Pappe dopo i 10 – 11 mesi