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Loro scelgono Twitter e Facebook

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Piccoli digitali crescono: non è certo una novità. E può certo far piacere sapere che i propri ragazzi se la cavano con tanta disinvoltura con il Pc e con il Mobile per mettersi in contatto con i coetanei. A tutto, però, c’è un limite: non solo perché entrare in contatto con i social network senza adeguato controllo può esporre a incontri pericolosi ma anche perché può far dimenticare altre attività sicuramente più sane e formative, come la semplice lettura di un libro. E oggi c’è infatti l’ennesima conferma: secondo uno studio condotto in Inghilterra i bambini preferiscono chattare su Facebook o Twitter piuttosto che leggere libri per bambini.

Mai ricevuto un libro in regalo
L’indagine che sostiene questa poco confortante realtà è il National Literacy Trust, condotta su oltre 18mila bambini fra gli 8 e i 17 anni di 111. Lo studio sembra la conferma di un sondaggio internazionale che risale al 2010, secondo il quale la Gran Bretagna era scesa dal 17° al 25° posto nella classifica mondiale dei libri letti dai più giovani. Nel paese della regina Elisabetta, un bambino su sei trascorre sempre più tempo a scambiare messaggi con gli amici, a spedire mail o a utilizzare sociale network come Facebook e Twitter. Il 13% dei ragazzi intervistati ha ammesso di non aver letto nemmeno un libro nel corso del mese precedente. Quasi un bambino su cinque ha dichiarato di non aver mai ricevuto un libro in regalo, uno su otto non ha mai messo piede in una libreria e oltre il 7% non sa che cosa sia una biblioteca. E le cose sembrano addirittura destinate a peggiorare e che l’attitudine alla lettura diminuisca sensibilmente con l’aumentare dell’età: sembra che i 14-16enni evitino i libri dieci volte in più dei ragazzini delle elementari. Gli adolescenti sono infatti fortemente condizionati dalla tecnologia, che ha invaso ormai ogni ambito della loro vita, anche dal punto di vista della comunicazione. Addio lettere, infatti: oggi, anche i ragazzini più giovano usano come la più comune forma di linguaggio scritto l’sms, seguito dalle mail e dai social network.

Per leggere il libro di carta è preferito
La realtà inglese sembra rispecchiare quella di molti altri paesi, sia in Europa sia negli Usa. E proprio negli Stati Uniti, qualche editore ha pensato di sfruttare questa naturale tendenza per le nuove tecnologie, le possibilità offerte dal digitale e da internet per lanciare collane di libri digitali, appunto, gli e-book o libri elettronici: vere e proprie pagine che si sfogliano però sul computer (con pagine scaricabili da internet) o su veri e propri tablet. Eppure, da un’indagine condotta dalla casa editrice Scholastic, il Kids & Family Reading Report, condotto tra i
ragazzi americani fra i 5 e i 17 anni, si è scoperto che 60% degli intervistati ha interesse per questo genere di dispositivo di lettura, ma il 62% ha sottolineato di preferire sempre la lettura «su carta». Insomma: anche se i ragazzi preferiscono Facebook e Twitter a un libro, quando si tratta di leggere preferiscono il canale tradizionale. Sta quindi a noi genitori favorire questa attitudine, prima di tutto dando il buon esempio e leggendo noi stessi libri di qualità: per i nostri figli restiamo comunque i principali modelli di riferimento, almeno per i primi anni quando si formano le buone abitudini. Ricordiamo, poi, che un buon libro stampato su carta e ben illustrato in dono è sempre un regalo piacevole e importante: nostro figlio saprà apprezzarlo. Facebook, internet, i cellulari e le nuove tecnologie non vanno demonizzate perché fanno parte del mondo di oggi ed è giusto che i ragazzi le conoscano. Ma vegliamo su di loro quando vi accedono, soprattutto se sono molto giovani. Rispettiamo la loro privacy e la loro normale esigenza di libertà, ma rendiamoli consapevoli delle potenzialità anche pericolose di questi strumenti.

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