Il dibattito su digiuno intermittente e altre diete è complesso e dipende da molti fattori, inclusi gli obiettivi specifici di salute e di perdita di peso del singolo individuo. Secondo studi recenti, il digiuno intermittente può offrire benefici oltre la semplice restrizione calorica. È comunque importante ricordare che il digiuno può avere effetti diversi su persone diverse. Chi è interessato a provare il digiuno intermittente dovrebbe considerare di farlo sotto la diretta supervisione medica, soprattutto se esistono preesistenti condizioni di salute. Cerchiamo allora di capire meglio perché viene proposto il digiuno intermittente e se è davvero salutare come metodica alimentare.
In generale, il digiuno viene comunemente definito come l’astensione totale o parziale dal cibo per un periodo di tempo specifico. Non c’è un preciso numero di ore che definisce il digiuno, Ci sono diversi tipi di digiuno intermittente, tra cui:
Solitamente, il digiuno intermittente coinvolge un periodo di astensione dal cibo che va da 12 a 16 ore. Per digiuni più prolungati, potrebbe essere necessario digiunare per diverse ore o addirittura giorni. Questo metodo non si concentra solo sulla quantità di calorie consumate, ma anche su quando queste calorie vengono consumate. Il digiuno intermittente può offrire diversi benefici per la salute. Alcuni studi suggeriscono che il digiuno intermittente possa migliorare la regolazione del glucosio nel sangue, la resistenza all’insulina, e potrebbe avere effetti benefici sulla longevità, l’infiammazione e la salute neuronale oltre alla perdita di peso. Quando si paragona il digiuno intermittente ad altre diete con restrizione calorica simile, alcuni studi indicano che i risultati sul peso possono essere simili se l’apporto calorico totale è lo stesso. La differenza può essere principalmente in come il corpo gestisce i nutrienti e l’energia, e come i differenti regimi alimentari influenzano il metabolismo e altri marcatori biologici. In sintesi, mentre per alcuni ricercatori l’approccio del digiuno intermittente può offrire vantaggi, il digiuno prolungato potrebbe comportare dei rischi.
l tempo che una persona può trascorrere senza mangiare dipende da vari fattori, tra cui l’età, il sesso, il livello di attività fisica, la salute generale e il metabolismo individuale. Quando una persona digiuna per parecchie ore senza l’apporto di cibo e acqua, potrebbe verificarsi una carenza di sostanze nutritive essenziali per il corpo. Questo potrebbe creare, problemi al benessere psico-fisico, come ad esempio: svenimenti, debolezza, disidratazione e scompensi metabolici. Per questo è importante non rimanere a digiuno per troppe ore, quindi è consigliabile mangiare regolarmente durante la giornata. Il suggerimento elargito da tutti i nutrizionisti e da molti esperti di salute è di fare sempre cinque pasti al giorno, così distribuiti: tre pasti principali e due spuntini. Mantenere un regolare apporto di cibo può aiutare a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e a evitare eccessi durante i pasti principali. Quando una persona digiuna per un lungo periodo senza l’apporto di cibo e acqua, potrebbe verificarsi una carenza di sostanze nutritive essenziali per il corpo. Al punto da mettere a rischio la salute. Inoltre, il metabolismo basale, ovvero il numero di calorie che il corpo brucia per mantenere le funzioni vitali a riposo, come la respirazione, la circolazione sanguigna, la regolazione della temperatura corporea e altre funzioni metaboliche fondamentali richiede di avere calorie a disposizione. L’attività fisica può influenzare il metabolismo basale ecco perché non possiamo stare troppe ore senza assumere calorie.
Rossi Lina
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