I nutrizionisti sono d’accordo: gli zuccheri naturali presenti negli alimenti indispensabili come frutta, verdura, latte, pasta e pane sono più che sufficienti a coprire il fabbisogno quotidiano di energia pronta di un adulto o di un bambino. Non occorrerebbe dunque altro: invece, a quanto pare, si consumano troppi zuccheri, attraverso dolci, biscotti, merendine, bibite dolci e ancora tanti altri cibi dei quali spesso non si sospetta nemmeno la presenza dello zucchero. Per evitare che il consumo eccessivo di zuccheri provochi seri danni alla salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha appena emanato nuove Linee Guida per un consumo consapevole. Ad esse dovranno fare riferimento i produttori di alimenti contenenti zuccheri per regolarsi nella fabbricazione e nella comunicazione dei contenuti, ma anche gli adulti e i genitori che hanno la responsabilità di nutrire i bambini in modo adeguato.
Dove si trovano gli zuccheri
Le raccomandazioni dell’OMS per il consumo di zuccheri si riferiscono ai cosiddetti monosaccaridi, ossia al glucosio e al fruttosio, costituiti di molecole così semplici da entrare in circolo nel sangue e causare un picco glicemico immediato. Il glucosio e il fruttosio sono zuccheri che possono essere utilizzati per aumentare il sapore dolce di succhi di frutta industriali, sciroppi, dolci confezionati e merendine. Le Linee guida non dimenticano però anche i disaccaridi ossia il saccarosio o zucchero da tavola, che si aggiunge spesso con eccessiva disinvoltura a macedonie, spremute casalinghe, tè, caffè. L’OMS non si riferisce invece agli zuccheri che sono naturalmente presenti negli alimenti come quelli che si trovano nel latte, nella frutta, nei vegetali e ovviamente negli alimenti costituiti da carboidrati complessi come la pasta, il pane, il riso, la polenta, il cous cous e altri ancora. Questi alimenti, in dosi adeguate e all’interno di un regime alimentare vario, sono indispensabili al benessere perché forniscono energia: inoltre sono all’interno di alimenti che contengono altri nutrienti importanti come fibre e proteine vegetali, nel caso dei carboidrati soprattutto integrali, oltre a vitamine e minerali come succede per frutta, ortaggi e latte.
Presenti anche in alimenti insospettabili
Gli zuccheri semplici che si aggiungono ad altri alimenti per renderli più saporiti provocano solo un introito energetico e non sempre riesce a essere consumato da una adeguata attività fisica. Oltre a causare una brusca produzione di insulina condizione che, con il tempo, può predisporre al diabete ed all’obesità. Eliminare merendine, succhi industriali, bibite e dolciumi non sempre è una misura sufficiente per eliminare questi zuccheri in più. Infatti, sempre l’OMS denuncia che glucosio, saccarosio e fruttosio vengono spesso inseriti in alimenti insospettabili: ne è un esempio il ketchup, la celebre salsa tanto amata dai più piccoli. Pensiamo però anche alle paste ripiene pronte, o ai legumi o ad altre verdure in scatola. Anche questi cibi contengono zuccheri, ed hanno la doppia funzione di contribuire alla conservazione ma anche di aumentare l’appetibilità e quindi di favorire il consumo. Tutto questo costituisce un insieme di abitudini sbagliate spingendo a diventare grandi consumatori di zuccheri. L’assunzione in tutto il mondo di zuccheri varia per età, usi e Paese. In Europa, l’assunzione negli adulti va da circa il 7-8% del consumo totale di energia in paesi come l’Ungheria e la Norvegia, al 16-17% in paesi come la Spagna e il Regno Unito. L’assunzione è molto più alta tra i bambini, che vanno da circa il 12% in paesi come la Danimarca, Slovenia e Svezia, fino a quasi il 25% in Portogallo.
Peso in eccesso, diabete e anche carie
Le raccomandazioni dell’OMS sono basate sull’analisi delle più recenti evidenze scientifiche, secondo le quali gli adulti che consumano meno zuccheri hanno un peso corporeo inferiore. Inoltre, diverse ricerche mostrano che bere bevande zuccherate aumenta la probabilità di obesità nei bambini. Vi sono poi altre prove che riguardano la carie dentale: quando l’assunzione di zuccheri è superiore al 10% del consumo totale di energia si verificano tassi di carie superiori rispetto a ciò che avviene con un apporto di zuccheri di sotto del 10% del consumo totale di energia. Sulla base delle prove, dunque, l’OMS raccomanda un apporto limitato di zuccheri semplici per tutta la durata della vita, riducendo l’apporto di zucchero libero a meno del 10% dell’apporto energetico totale quotidiano. Il nuovo documento dell’OMS, infine, intende raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano d’azione globale a cui aderisce anche l’Italia per le malattie non trasmissibili 2013-2020 per arrestare l’aumento di diabete e obesità, e per ridurre il carico di morti premature dovute a malattie non trasmissibili del 25% entro il 2025.
Lina Rossi