Effetti cognitivi a lungo termine da travaglio indotto

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Effetti cognitivi a lungo termine da travaglio indotto

travaglio indotto

I bambini nati dopo l’induzione del travaglio, sia meccanica sia farmacologica, ottengono risultati peggiori a scuola all’età di 12 anni rispetto ai loro coetanei nati con parto spontaneo senza alcuna forma di induzione. Questo è il risultato di una ricerca condotta dalla dott.ssa Anita Ravelli e del suo team di ricercatori del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Amsterdam University Medical Center e  pubblicato su Acta Obstetricia et Gynecologica Scandinavica. Il lavoro ha preso il via da un’indagine retrospettiva su di 226.684 bambini nati tra la 37° e la 42° settimana e secondo questi dati, la probabilità che i bambini raggiungano il livello di scuola secondaria superiore è inferiore di circa il 10%.

Quando è perché il travaglio viene indotto

In Germania, oltre il 20% di tutte le nascite sono indotte, questa decisione viene presa per motivi medici, come il diabete gestazionale, la presenza di tossicità gestazionale o il verificarsi di una rottura prematura delle membrane. Altre volte la decisione viene presa perché la data prevista per il parto,  fisiologicamente è di 40 settimane, è  andata oltre la 41a. Le linee guida della Società tedesca di ginecologia e ostetricia raccomandano di indurre il travaglio se esiste un’indicazione medica e se sono trascorsi più di 10 giorni dalla data prevista per il parto. Dopo 14 giorni di ritardo, l’induzione è fortemente consigliata. Questa raccomandazione si basa su studi che indicano che il bambino è a maggior rischio di malattia e morte una volta superata di gran lunga la data prevista per il parto.

Relazione tra sviluppo neuro cognitivo e stimolazione del travaglio

Non è ancora chiaro se e fino a che punto l’induzione del travaglio influisca sullo sviluppo neurologico del bambino. Una cosa è certa, sostengono i ricercatori, indurre il travaglio fa sì che la nascita avvenga prima e quindi la gravidanza finisca prematuramente. Il risultato dello studio determina solo un’associazione tra travaglio spontaneo nei bambini maturi rispetto al travaglio indotto e un test delle prestazioni scolastiche a 12 anni di età, ovviamente si tratta di una correlazione statistica e non può essere trasferita caso per caso. Tuttavia, i ricercatori concludono che gli effetti a lungo termine dell’induzione del travaglio dovrebbero essere considerati durante la consultazione e il processo decisionale in futuro.

I risultati di questo studio suggeriscono

Sarebbe opportuno che l’induzione del travaglio nelle gravidanze non complicate, in cui non ci sono indicazioni mediche rilevanti, dovrebbe essere evitata quindi, se non si rende necessaria l’induzione al travaglio, la gestante dovrebbe lasciare che le contrazioni si attivino naturalmente. E’ ovvio che debba essere ben eseguita un’analisi rischio-beneficio da pare del ginecologo il quale deve ben valutare tutti i rischi per la madre o il bambino quando si considera l’induzione del travaglio.

Sahalima Giovannini

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