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Cosa fare in caso di… pronto soccorso estivo

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Le vacanze sono, per antonomasia, il periodo del relax e della serenità, ma anche in questa piacevole oasi di tempo può capitare qualche guaio, per adulti e per i bambini. Ecco una serie di consigli utili e pratici su come affrontare gli inconvenienti più comuni nel periodo delle vacanze. Un vademecum da stampare e portare in valigia, ricordandosi di chiedere al medico per qualsiasi dubbio.

Colpo di calore
È dovuto a un accumulo di calore nel corpo, provocato dal clima afoso o da un’esposizione troppo prolungata al sole. Si suda molto, si avverte senso di nausea e vertigini, si possono perdere i sensi. È necessario abbassare la temperatura corporea, immergendosi in acqua fredda o utilizzando una borsa del ghiaccio sul capo. La persona che si sente poco bene va fatta bere – acqua fresca con succo di limone – e lasciata all’ombra in posizione sdraiata.

Per le ferite
Non toccare la ferita con le mani, ma la si deve coprire con una garza sterile o con un fazzoletto pulito. Disinfettare la ferita con prodotti non irritanti evitando l’alcol. Se la ferita sanguina molto applicare una garza sterile e controllare che la ferita smetta di sanguinare e cambiarla ogni volta che si sporca o si bagna. Una volta formata la crosticina rimuovete garze o cerotti. Se la ferita è profonda o è stata provocata da un oggetto sporco o rugginoso è opportuno un consulto medico per verificare la validità della vaccinazione antitetanica. Per fermare in parte la perdita di sangue, può essere utile applicare per qualche minuto sulla parte ferita una borsa del ghiaccio.

Problemi alla pelle
In estate la pelle è facilmente attaccata da germi, come funghi o batteri. Possono comparire per esempio dermatosi da funghi chiamate anche micosi o dermatomicosi, microrganismi che vivono nell’ambiente, sulle piante o su altri animali e che si possono insediare sulla pelle dell’uomo. Possono quindi dare luogo a infezioni, con sfoghi e arrossamenti cutanei. Le dermatosi da funghi devono essere curate dal dermatologo. Le verruche, invece, sono dovute a virus con i quali si entra in contatto camminando a piedi scalzi solitamente sui bordi delle piscine o nelle docce in comune. È essenziale prevenirle indossando ciabattine in gomma e si curano, purtroppo con dolore con la crioterapia dal dermatologo. Frequente è anche l’orticaria, colpisce i soggetti predisposti soprattutto a contatto con piante o erbe. Sarebbe sempre bene sottoporre la zona al parere del medico, soprattutto se il disturbo compare nei bambini.

Puntura di insetto
Le punture di insetti come api, vespe, calabroni, zanzare, tafani, pulci o formiche rappresentano un pericolo per chi è allergico al veleno: in questo caso se non si ha lo stick all’adrenalina si deve andare al pronto soccorso. In caso contrario, sono più o meno dolorose e danno origine alla formazione di un ponfo arrossato e in rilievo. Attenzione però ai bambini piccoli: per loro le punture di questi insetti sono sempre più pericolose che per gli adulti.
Il pungiglione va estratto con pinzette sterili, senza romperlo, quindi è bene applicare sulla puntura impacchi di acqua fredda o, se possibile, una pomata al cortisone combinata con antibiotico. Se il punto colpito si gonfia, è necessario rivolgersi al medico.

Ustione di medusa
Le meduse sono invertebrati marini, i cui tentacoli sono dotati di aculei simili a piccoli dardi. Quando questi aculei entrano in contatto con la pelle di una persona, emettono un liquido urticante che provoca una sorta di ustione molto dolorosa, con arrossamento della pelle. Il problema delle meduse è abbastanza frequente alle nostre latitudini e in molti altri mari. La zona va lavata semplicemente con acqua di mare, dare in seguito impacchi con acqua calda a 42° per almeno 20 minuti e subito dopo impacchi ghiacciati. Si possono applicare oli lenitivi all’aloe e calendula o analgesici locali per attenuare il dolore urticante. Se ci si è punti con un riccio di mare, per gli adulti si può estrarre l’aculeo con un paio di pinzette pulite, quindi si disinfetta e si applica una pomata. I bambini andrebbero per sicurezza sottoposti anche a visita medica.

Melissa Gullotta

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