Nostro figlio è ormai grandicello: per la sua formazione culturale e la sua crescita personale abbiamo deciso di regalargli un viaggio studio o una semplice vacanza lontano da casa. Oppure, per la prima volta con tutta la famiglia lasciamo i mari e i monti nostrani per raggiungere qualche località esotica, in Oriente o in Sudamerica. Ci affidiamo all’organizzazione augurandoci che tutto vada bene, ma alcuni aspetti che dipendono dalle nostre capacità. Questo vale soprattutto per quello che si mangia e che si beve e per gli eventuali incontri sessuali che si possono avere, nel caso nostro figlio parta per la prima volta da solo.
Ai tropici: attenzione alla malaria
La malaria è una malattia ormai scomparsa alle nostre latitudini, ma ancora ben presente nelle aree dell’Africa sub-sahariana, del Sud-est asiatico e del Sud America. Prima di partire per quelle destinazioni è bene informarsi se la località scelta sia o meno considerata malarica. Può non essere sufficiente chiedere all’agente di viaggi e a chi vende servizi turistici: meglio informarsi presso la Asl di zona o addirittura contattare la SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. Infatti spesso si sottovalutano questi problemi, ma la zanzara Anopheles può causare un attacco malarico anche serio soprattutto in coloro che non hanno mai soggiornato in aree malariche. È bene quindi eseguire una accurata profilassi prima di partire, assumendo farmaci specifici prescritti da medico e soprattutto utilizzando, una volta arrivati nella zona, repellenti per insetti da applicare generosamente su tutto il corpo, più volte al giorno.
Attenzione a quello che si mangia e si beve
Per quanto riguarda il cibo, è essenziale consumare soltanto alimenti ben cotti e ancora bollenti: solo in questo modo si può essere sicuri che le amebe e gli altri germi presenti nei cibi, responsabile di forme endemiche di dissenteria note come la diarrea del viaggiatore, siano del tutto eliminati. È essenziale evitare frutta e verdura cruda, perché potrebbero essere state lavate con acqua contaminata dai batteri stessi. Per quanto riguarda le bevande, meglio limitarsi a quelle in bottiglia sigillate ed evitare il ghiaccio, se non si è sicuri che sia stato prodotto con acqua pulita e quindi contaminato. La terapia con antibiotici o con i cosiddetti disinfettanti intestinali non va autosomministrata, ma assunta solo su indicazione medica dopo accertamento della causa della diarrea. Anche l’assunzione di antibiotici a scopo preventivo è limitata solo a persone portatrici di alcune malattie e a condizioni particolari su prescrizione medica.
Proteggersi dalle malattie a trasmissione sessuale
Una parola in più va spesa nel caso in cui i ragazzi vadano in vacanza da soli: in questo caso, è una reale possibilità il fatto che si verifichino contatti sessuali occasionali sia con compagni di viaggio che con abitanti del luogo di destinazione. Le possibili infezioni sessuali sono svariate, dalle epatiti alle infezioni veneree come sifilide, gonorrea, herpes fino addirittura alla infezione da HIV la cui prevalenza nei Paesi in via di sviluppo è certamente superiore rispetto ai Paesi occidentali. In questo caso è bene informare francamente i propri ragazzi o, se non si ha abbastanza confidenza con loro, chiedere al medico di famiglia o a un amico più grande, o addirittura a un parente: un cugino, uno zio o una zia giovane e simpatica sull’importanza di avere con sé sempre il preservativo, i maschi lo devono indossare sempre a ogni rapporto sessuale e le ragazze lo devono far mettere al loro partner. È inoltre bene spiegare ai ragazzi che la sessualità, per quanto connessa con il clima della vacanza, con l’atmosfera libera e romantica, oggi più che in passato va vissuta fin da giovanissimi con un maggior senso di responsabilità perché può essere il veicolo di malattie in grado di minare per sempre la salute.
Lina Rossi