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La Costituzione prevede la tutela degli animali

costituzione animali

8 febbraio 2022: la Camera dei deputati ha approvato definitivamente, con una maggioranza di due terzi dei suoi membri, il disegno di legge sulla riforma costituzionale. Nel testo è, finalmente inclusa – la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni –. Il disegno di legge era stato già approvato dal Senato con doppia deliberazione. Il testo ha ottenuto 468 voti favorevoli, un contrario e sei astenuti. La riforma entra subito in vigore e viene sottoposta a referendum proprio perché è stata votata da oltre due terzi del Parlamento. Per la prima volta, viene introdotto nella Costituzione il riferimento agli animali. Sarà poi il legislatore a definire le forme e i modi di tutela.

Leggiamo le novità in Costituzione

L’articolo 9 della Costituzione rientra tra i principi fondamentali. La riforma appena approvata introduce un ulteriore comma ai due già esistenti. Ecco i punti del nuovo testo:

  • La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica;
  • Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione;
  • Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Una novità assoluta l’Art. 13

Si tratta di una novità importante e in linea con l’orientamento della normativa europea. L’articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell’UE stabilisce che:

  • l’Unione e gli Stati Membri devono, poiché gli animali sono esseri senzienti, porre attenzione totale alle necessità degli animali, sempre rispettando i provvedimenti amministrativi e legislativi degli Stati Membri relativi in particolare ai riti religiosi, tradizioni culturali ed eredità regionali.

 Non solo gli animalisti, ma tutti coloro che hanno un minimo di sensibilità verso la natura e gli animali sono soddisfatti di questo cambiamento epocale e culturale, infatti, finalmente riconosce dignità agli animali e non sono più considerati alla stregua di oggetti ma che sono, appunto, esseri senzienti. Ci si augura che la novità non si limiti solo a parole sulla carta, ma che si traduca realmente in un maggior benessere di tutte le specie, dagli esemplari da compagnia fino a quelli degli allevamenti, spesso detenuti in condizioni di vita intollerabili.

La salute e l’ambiente, i nuovi limiti

La riforma introduce due nuovi limiti a quelli già esistenti, entro i quali si può svolgere l’iniziativa economica privata. Questa non deve apportare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. I primi due limiti, relativi a salute e ambiente, vengono prima degli altri, attuando di fatto l’articolo 9 della Costituzione che menziona la tutela dell’ambiente come valore primario da tutelare. Ancora, la destinazione e il coordinamento dell’attività economica pubblica e privata devono espletarsi non solo per fini sociali ma anche per fini ambientali. Infine, l’ultimo articolo del DDL introduce la seguente clausola di salvaguardia:

  • La legge dello Stato che disciplina i modi e le forme di tutela degli animali, di cui all’articolo 9 della Costituzione, come modificato dall’articolo 1 della presente legge costituzionale, si applica alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano nei limiti delle competenze legislative ad esse riconosciute dai rispettivi statuti.

Giorgia Andretti

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