E’ la festa di tutti coloro che amano dal profondo del cuore. Si amano i propri figli, si amano i genitori, si amano gli amici del cuore. San Valentino è la festa dell’amore, rendiamolo un giorno speciale per tutta la famiglia.
Tutti identificano San Valentino come il santo protettore degli innamorati, ma non molti sanno che fu un vescovo e una figura storica realmente esistita, tanto è vero che le sue reliquie si possono vedere ancora oggi, conservate in una teca nella chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Roma. Di nobile famiglia, vescovo ad appena 21 anni, Valentino venne arrestato sotto l’imperatore Aureliano colpevole di diffondere il cristianesimo. L’impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Fu decapitato il 14 febbraio 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell’imperatore Aureliano.
La leggenda di San Valentino
Ma perché Valentino, un vescovo cristiano e anziano, divenne patrono degli innamorati? Sono nate molte leggende in proposito. Secondo una tradizione, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino: l’unione era ostacolata dai genitori di lei ma, alla scoperta della grave malattia della giovane, i genitori acconsentirono alle nozze. Il centurione chiamò Valentino al capezzale della giovane morente e gli chiese di non essere mai più separato dall’amata: il santo vescovo lo battezzò e quindi lo unì in matrimonio a Serapia. E i due giovani morirono. Una seconda leggenda, che si riallaccia a una tradizione secondo la quale Valentino fu decapitato in giovane età, racconta del vescovo che compì il miracolo di restituire la vista a una fanciulla, figlia del suo carceriere. I due erano legati da un sentimento amoroso e Valentino, quando stava per essere decapitato, la salutò con il messaggio d’addio: «…dal tuo Valentino…». Una terza leggenda, nata negli Usa, racconta che un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando, andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani fecero la pace. Secondo un’altra versione, Valentino sarebbe riuscito a far fare la pace ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di colombi che si scambiavano dolci gesti d’affetto. Da questo episodio si crede sia derivata la diffusione dell’espressione “piccioncini” per indicare l’atteggiamento tenero di due innamorati.
Un San Valentino in famiglia
Sicuramente, vissuta così, come una “festa dei fidanzati”, San Valentino può sembrare poco pertinente con la vita di una famiglia, di due genitori ormai già “rodati” con figli più o meno piccoli. A noi però piace, pensare alla festa di San Valentino come la festa di tutti coloro che si vogliono bene: innamorati o amici, perché la festa fa pensare al ritorno della vita, è un annuncio della primavera ancora lontana. Tanto è vero che è proprio in questo periodo che gli uccelli tornano a nidificare. Proviamo noi, mamme, papà con i nostri bambini, a vivere questa giornata in un modo un po’ speciale, trasformandola in una piccola festa per tutta la famiglia. Possiamo iniziare con una coccola speciale alla mamma, che in genere è quella che si alza prima, per provvedere a tutta la famiglia: facciamole trovare un fiore sul cuscino e portiamole la colazione a letto. Poi, la giornata scorrerà via come al solito, tra impegni di scuola e di lavoro. Alla sera, però, ritroviamoci ancora insieme per una serata all’insegna del vero affetto. La festa di San Valentino significa soprattutto questo: stare insieme condividendo momenti preziosi che, troppo spesso, la frenesia della vita moderna impedisce di godere. Per una sera spegniamo la televisione e computer, troviamoci tutti attorno al tavolo della cucina per chiacchierare, raccontandoci le esperienze della giornata. I bambini possono realizzare un semplice disegno, un piccolo lavoro di collage con pastelli, da regalare ai genitori. Si può andare tutti insieme al cinema, o a mangiare una pizza lasciando da parte pensieri e nervosismo. E ripartendo da questa semplice armonia famigliare, si può provare a portare un po’ dell’amore di San Valentino nella vita di tutti i giorni.
Sahalima Giovannini