Quarta dose vaccino Covid, si farà in autunno

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Quarta dose vaccino Covid, si farà in autunno

richiamo autunnale covid
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L’autunno è ancora lontano, eppure gli esperti anticipano già le previsioni parlando della quarta dose del vaccino contro il Covid-19. È difficile sapere se ci saranno ancora contagi e varianti, perché il virus si è dimostrato mutevole e imprevedibile. Non è escluso che, con il freddo e lo stare al chiuso il rischio di una nuova ondata è attendibile. Per questa ragione gli esperti raccomandano di pensare alla quarta dose che, presumibilmente, si farà proprio a partire dall’autunno 2022.

La quarta dose del vaccino inizia dai fragili

Al momento, la quarta dose è già disponibile per le persone con problemi al sistema immunitario oppure che hanno subito un trapianto, quale che sia la loro età. Infatti, questi soggetti sono più a rischio di sviluppare severe complicanze se contraggono il Covid-19. La quarta dose è poi già fattibile anche dalle persone tra i 60 e i 79 anni considerate fragili perché soggette a patologia come diabete, obesità, malattie di cuore e polmoni che potrebbero subire le conseguenze dell’infezione. Ovviamente anche tutti coloro che devono ricevere le altre dosi possono farlo: è partita da qualche settimana la campagna vaccinale per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, per la prima dose, ma possono e dovrebbero fare il vaccino tutte le persone che non hanno ancora deciso.

Dall’autunno, la vaccinazione è suggerita per tutti

Secondo gli esperti, in autunno ci sarà la quarta dose per le altre categorie. La risposta anticorpale al Sars-Cov-2 infatti cala nel tempo, e probabilmente servirà una quarta dose a sei mesi dalla terza per tutti. In autunno probabilmente ci sarà una nuova campagna per un richiamo generalizzato, oltre che per gli over 80, i fragili e ovviamente i non vaccinati. La guardia contro il Covid non va abbassata e la mascherina resta una buona abitudine. Non sarà più obbligatoria, ma fortemente raccomandata e sta alla decisione di ciascuno utilizzarla se ritenuta opportuno al chiuso e negli assembramenti. Il discorso vale soprattutto agli over 80 e a chi ha patologie particolari. Il rischio di contagio non è diminuito, anzi si creano nuove varianti meno pericolose, ma anche più contagiose e la somma finale senza protezioni e vaccini potrebbe essere grave come è stato già in passato.

Giorgia Andretti

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