In Italia, così come in altre parti del mondo, la situazione relativa ai casi di morbillo può variare di anno in anno a seconda di diversi fattori, tra cui le coperture vaccinali, l’emergere di focolai, e le campagne informative sul vaccino. Il morbillo è una malattia altamente contagiosa, ma prevenibile attraverso la vaccinazione. L’aumento dei casi può essere un campanello d’allarme sulla necessità di migliorare le coperture vaccinali o di contrastare l’informazione scorretta sulla vaccinazione. Le autorità sanitarie nazionali, come il Ministero della Salute italiano e l’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS, forniscono rapporti e aggiornamenti periodici sulla situazione delle malattie infettive in generale, inclusi i casi di morbillo. Nel nostro paese sono stati segnalati 44 casi di Morbillo, con 29 casi in più rispetto ai 15 del 2022.
La malattia del morbillo è causata da un virus altamente contagioso appartenente alla famiglia dei Paramyxoviridae. È una malattia che può contagiare sia bambini sia adulti, sebbene sia più comune e in genere più grave nei bambini piccoli. Il contagio avviene principalmente attraverso le goccioline respiratorie espulse da una persona infetta quando tossisce, starnutisce o parla, ma anche attraverso il contatto diretto con secrezioni nasali o faringee. Il virus può sopravvivere sulle superfici per alcune ore, rendendo possibile la trasmissione anche toccando oggetti o superfici contaminate e poi toccando bocca, naso o occhi. Il periodo di incubazione del morbillo, ossia il tempo che intercorre tra l’esposizione al virus e l’apparizione dei primi sintomi, generalmente varia dai 10 ai 12 giorni. I sintomi iniziano spesso con febbre alta, seguita da una triade di sintomi che comprende tosse, rinite ovvero naso che cola e congiuntivite occhi arrossati e infiammati. Alcuni giorni dopo l’inizio di questi sintomi, compare una eruzione cutanea tipica che inizia solitamente sul viso e dietro le orecchie, per poi diffondersi al resto del corpo.
Il morbillo può portare a complicazioni gravi, soprattutto nei bambini sotto i 5 anni e negli adulti sopra i 30 anni. Le più comuni complicazioni includono congiuntivite, insofferenza alla luce, fastidio e bruciore agli occhi, macchie biancastre sulla mucosa della bocca e del palato infezioni dell’orecchio, diarrea e polmonite, mentre le complicanze più gravi possono includere encefalite, un’infezione che causa l’infiammazione generalizzata del cervello. Le complicazioni possono anche risultare fatali. La prevenzione del morbillo è possibile ed è altamente efficace attraverso la vaccinazione. Il vaccino contro il morbillo è spesso combinato con i vaccini contro la parotite e la rosolia nel vaccino MPR – morbillo-parotite-rosolia. Le campagne di vaccinazione hanno portato a una drastica riduzione dei casi di morbillo e delle sue complicanze in tutto il mondo. L’obiettivo, per eradicare la malattia del morbillo, dovrebbe raggiungere una copertura almeno del 95%, purtroppo, solo quattro stati in Europa lo hanno raggiunti e noi non siamo tra questi.
Sahalima Giovannini
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