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La rabbia è uno stato emotivo genetico

imparare a gestire la rabbia

Saper esprimere la rabbia nei modi appropriati è di grande aiuto a tutti noi esseri umani per raggiungere obiettivi, gestire le emergenze e risolvere problemi. Purtroppo, così come tutti gli stati emotivi che ci appartengo, debbono essere plasmati e quindi educati al momento giusto, ovvero quando la nostra struttura caratteriale si sta formando. È dalla educazione ricevuta e dal contesto epigenetico a cui siamo esposti, nel corso del nostro sviluppo neuropsichico, che la rabbia può assumere i connotati di una forza emotiva utile a nostro profitto o dannosa, a seconda di come viene espressa.

Lo stato emotivo non deve essere represso

Come tutti gli stati emotivi basali, la rabbia non dovrebbe essere repressa, ma utilizzata per il benessere, la sua repressione al contrario, può essere una causa sottostante di ansia e depressione. La rabbia non espressa in modo appropriato può interrompere le relazioni, influenzare i modelli di pensiero e comportamento e creare una varietà di problemi psicosomatici quali: emicrania, problemi del sistema digerente fino a problemi dermatologici.  Inoltre, se la rabbia è stata mal educata e quindi mal gestita può essere l’enzima catalizzatore per problemi legati alle dipendenze: abuso di alcol, sostanze, criminalità, abusi emotivi e fisici e altri comportamenti violenti.

Come gestire la rabbia quando l’educazione non è stata adeguata

Quando lo stato emotivo della rabbia inizia a farsi sentire proviamo a mettere in pratica piccole strategie per limare l’insofferenza:

  • respirare profondamente con il diaframma ripetendo a sé stessi: devo rilassarmi, fino a quando la rabbia non si calma;
  • cercare di acquisire una prospettiva diversa mettendo sé stessi nei panni di un altro;
  • evitare di prendere caffe e bibite che contengono caffeina, bere alcolici anche a basso contenuto di alcol, questi alimenti possono slatentizzare l’impulsività ad agire;
  • cercare il sostegno degli altri, raccontare ciò che si sta provando è di aiuto ad abbassare l’intensità della rabbia;
  • se l’intensità della rabbia è piuttosto elevata ed è difficile mettere in atto le strategie sopra espresse, piuttosto che trattenere la rabbia è bene esprimerla in modo appropriato, ovvero: salire e scendere le scale velocemente, fare una camminata veloce per 15 minuti o una corsa veloce nel parco;

Cos’altro si può fare per affrontare la rabbia in modo sano?

Se i fatti della vita quotidiana fanno si che la rabbia sia fuori controllo e stia avendo un effetto negativo sulla vita e sulle relazioni sia affettive sia di lavoro, è necessario affidarsi alle cure di un professionista della salute mentale. Come primo consulto è bene preferire uno psicoterapeuta che sia anche un medico, affinché vengano escluse altre cause che rendano la rabbia difficilmente gestibile. Una volta esclusa la componente fisica, ad esempio un problema iniziale di metabolismo o ormonale alterato, si può lavorare per comprendere meglio le cause alla base del mancato controllo della rabbia e sviluppare tecniche per cambiare il comportamento. Il professionista dovrebbe essere scelto tra coloro che sono ben addestrati ad insegnare la gestione della rabbia e della capacità assertiva o tra addestrati all’utilizzo della CBT.

Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Psichiatra, psicoterapeuta CBT, laureata in psicologia clinica

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