La temperatura elevata è l’unica responsabile del colpo di calore

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La temperatura elevata è l’unica responsabile del colpo di calore

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Sole a picco; caldo torrido e afa: tre condizioni normali in estate, che possono però mettere a rischio il benessere dei soggetti più delicati. Nei bambini, il cui meccanismo di termoregolazione ancora immaturo, non è in grado di disperdere l’eccesso di calore interno provocandone così l’accumulo anomalo. Ecco perché i bambini corrono un rischio più elevato di essere soggetti a un colpo di calore.

Cosa fare se
Il colpo di calore si manifesta con aumento della temperatura, anche oltre i 40°: mal di testa intenso, battiti cardiaci deboli e accelerati, respiro affannoso, senso di vertigini e confusione mentale. La circolazione rallenta, la pressione arteriosa si abbassa e la persona può anche svenire. Per soccorrere una persona che è stata soggetta a un colpo di calore, la si deve sdraiare in un luogo fresco, all’ombra e ventilato. Quindi, la si deve liberare da indumenti troppo stretti che impediscono il ritorno del sangue al cuore. Alzare le gambe favorisce una ripresa più veloce. Bagnare il corpo con acqua fresca aiuta la dispersione dell’eccesso di calore interno. Non appena il piccolo si riprende, è bene offrirle da bere liquidi freschi, mai ghiacciati. Se però non si notano segni di ripresa, è bene rivolgersi subito al più vicino pronto soccorso per eseguire esami più approfondite. Per contattare un’ambulanza, è necessario rivolgersi al 118, il numero del pronto intervento attivo in tutta Italia, dai telefoni fissi e dai cellulari.

Come prevenire il colpo di calore
E’ fondamentale: non far sostare troppo a lungo i bambini in ambienti troppo caldi. Per questo, appena la colonnina di mercurio sale o il sole “picchia” in modo intenso è bene osservare semplici regole di prevenzione. È bene offrire da bere molti liquidi: acqua, tè leggero e zuccherato, preparati salini, centrifugati di frutta e verdura. Far indossare abiti leggeri in tessuti naturale, la finalità è quella di lasciar respirare il corpo, si evita così l’accumulo di calore nel corpo. I bambini dovrebbero uscire di casa nelle ore più fresche, cioè al mattino presto e nel tardo pomeriggio. Se si è costretti a uscire, è bene camminare nelle strade ombrose e riparare la testa con un cappello. I più piccoli non vanno lasciati addormentare nel passeggino: sotto la capote si può creare un ambiente caldissimo. Nelle ore più calde è preferibile restare in casa, in albergo o quanto meno per lo meno rifugiarsi al fresco di una pineta o in un locale climatizzato.

Giorgia Andretti

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