Gli occhiali correttivi vanno indossati, soprattutto in caso di miopia

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Gli occhiali correttivi vanno indossati, soprattutto in caso di miopia

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I bambini e i ragazzi miopi sono sempre più numerosi: all’epoca della scuola primaria, circa uno su cinque deve indossare gli occhiali per riuscire a vedere bene da lontano. In parte è una questione genetica: se almeno uno dei due genitori è miope, i figli molto probabilmente lo saranno a loro volta e se sia mamma sia papà hanno bisogno di lenti, è quasi impossibile che i bambini abbiano una vista perfetta. Anche lo stile di vita ha la sua responsabilità: leggere in ambienti scarsamente illuminati e, soprattutto, abusare di videogiochi, tablet e cellulari sforza troppo la vista da vicino e abitua l’occhio a mettere a fuoco oggetti posti a piccola distanza. Questo, sulla base dell’ereditarietà famigliare, può contribuire alla comparsa della miopia.

Occhiali, non tutti vogliono indossarli
Oggi, con le montature trendy e colorate, griffate da supereroi e principesse, sono molti bambini a cui piace indossare l’occhiale sfizioso diventato l’oggetto di moda, oltre che un supporto per vederci bene. Quando però raggiungono l’adolescenza e l’aspetto fisico assume una grande rilevanza, gli amati occhiali vengono indossati sempre meno, in un periodo, tra l’altro, in cui la miopia tende ad aumentare. Cosa fare, in questi casi? Permettere che i ragazzini indossino il meno spesso possibile gli occhiali o spingerli a usarli sempre. Molti genitori e soprattutto i nonni, sulla scorta di medici di una volta, permettono ai ragazzi di usarli solo per guardare lontano, leggendo alla lavagna o guardare la televisione. Altri medici suggeriscono invece di usarli sempre, anche per giocare o fare una semplice passeggiata, perché indossare le lenti non influisce su un eventuale peggioramento o meno del difetto visivo.

Quando mettere gli occhiali e quando no
Molto, in realtà, dipende dal grado di miopia di cui soffre il bambino. Quando il difetto è veramente minimo, sulla diottria-diottria e mezzo, gli occhiali possono in effetti essere utilizzati solo per vedere la televisione e, soprattutto, per vedere bene la lavagna, a tutto vantaggio del rendimento scolastico, dell’apprendimento e quindi dell’autostima. Per l’attività sportiva, il gioco libero in parchi e giardini, la lettura da vicino e il gioco da seduto l’occhiale non serve e anzi, rischia di rompersi se il piccolo lo indossa mentre corre e salta. Se, però, il difetto visivo aumenta, dalle due diottrie in su è necessario indossare l’occhiale anche per andare a spasso e per fare sport, soprattutto se l’attività prevede la necessità di fissare un oggetto con precisione, come avviene per esempio nel tennis o nel basket. In questo caso, è possibile utilizzare occhiali specifici per lo sport, colorati e resistenti, capace di reggere anche eventuali urti. Se il difetto è molto elevato e il ragazzino ha già 13-14 anni, assieme all’oculista e all’ottico si può valutare l’eventualità di provare le lenti a contatto, però, rispetto all’occhiale, richiedono una manutenzione più accurata.

Mai abusare di videogiochi
E la raccomandazione di non esagerare con i tablet e i videogiochi vale anche per la salute degli occhi e non solo per evitare di essere troppo sedentari. Fissare a lungo piccoli oggetti che si muovono, in un ambito ristretto, può favorire un peggioramento della miopia. L’attività deve essere quindi limitata a non più di due ore al giorno. Se il bambino ama leggere, è importante che lo faccia sempre in un ambiente ben illuminato, per non affaticare gli occhi. La lettura va comunque alternata all’attività fuori casa: alcuni studi hanno dimostrato che le popolazioni che trascorrono molto tempo all’aperto, fissando oggetti lontani, sono meno soggette alla miopia.

Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Responsabile scientifico di Guidagenitori.it

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