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Sindrome di Asperger: disagio non disturbo

sindrome di asperger
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Sentirsi dire che il proprio figlio è affetto dalla sindrome di Asperger può essere un duro colpo per i genitori. Si pensa subito che il bambino sia malato, che non riuscirà ad avere successo e gratificazione nella vita. In realtà, pare che personaggi come Mozart, Einstein, Henry Ford avessero questo disturbo. Di recente, l’imprenditore miliardario Elon Musk ha ammesso di essere un portatore di  Asperger e per questa ragione di essere stato oggetto di bullismo a scuola. Quindi avere un figlio con Asperger sicuramente non è semplice, una cosa è certa:  che si tratta di personalità straordinarie.

L’Asperger non è una malattia

La sindrome di Asperger è un disturbo chiamato così dallo scienziato che ne definì le caratteristiche. Ancora oggi questo disagio è considerato il fratello minore dell’autismo, nonostante le differenze tra le due sindromi, perché i neurologi non hanno ancora individuato criteri per una definizione esatta del problema. Per questa ragione, la sindrome di Asperger viene ancora oggi annoverata tra i disturbi dello spettro autistico. Oggi viene definita una sindrome pervasiva dello sviluppo ed è caratterizzata da comportamenti ripetitivi e stereotipati, scarsa interazione sociale con gli altri, difficoltà a cogliere i messaggi empatici che derivano dalle altre persone. Il bambino con Asperger tuttavia non ha alcun problema nello sviluppo cognitivo e linguistico, anzi spesso ha una proprietà di linguaggio superiore, una memoria eccellente e sviluppa interessi vari e approfonditi.

Come accorgersi del disagio da Asperger

Certo, un bambino con questa sindrome può avere qualche difficoltà nel rapportarsi con gli altri, perché soprattutto nell’infanzia la comunicazione si basa molto su messaggi empatici ed emotivi, che il piccolo con Asperger ha difficoltà a cogliere. Per questa ragione può essere visto come un compagno un po’ bizzarro, quello che sa di tutto e di più, un po’ fissato con l’ordine e le simmetrie. Queste caratteristiche possono manifestarsi fin dai primi anni di vita ed è importante che i genitori non sottovalutino alcuni comportamenti che possono solo sembrare tratti particolari del carattere e invece sono proprio segnali dell’Asperger. Per esempio, un bambino che ha la fissa dell’ordine e della simmetria, da non confondere con la sindrome ossessivo-compulsiva, potrebbe avere questa sindrome: il disagio che prova lo induce infatti a cercare rassicurazione nell’ordine, nei comportamenti ripetitivi, nelle abitudini che si ripetono. Inoltre, si deve badare ad aspetti quotidiani, per esempio se il bambino non guarda negli occhi il proprio interlocutore non cogliendo di fatto l’ironia. È il caso di parlarne con il pediatra, perché un intervento precoce con il supposto di psicoterapeuti specializzati per questo aiutano il bambino in un percorso del tutto normale, con la certezza di una vita di successo nel lavoro, nelle amicizie e nei sentimenti.

Sahalima Giovannini

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