La neoplasia ovarica è un tipo di cancro con il suo focus nelle ovaie, gli organi riproduttivi femminili. Nel percorso embrionale ogni donna ha nelle sue ovaie circa 400mila ovociti, quindi alla nascita il patrimonio riproduttivo è già presente. Dopo il menarca, un solo ovocita al mese è stimolato diventando l’ovulo pronto ad essere fecondato. Purtroppo, spesso questa neoplasia viene scoperta in fasi avanzate, poiché i sintomi nelle fasi iniziali possono essere confusi con altre condizioni meno gravi.
Il cancro ovarico in fase iniziale raramente presenta sintomi, con il progredire della malattia ne possono comparire alcuni, questi includono:
Questi sintomi possono essere causati da altre condizioni non cancerogene. Se i sintomi si verificano persistentemente per più di qualche settimana, è importante parlarne con un medico per ottenere una diagnosi precoce e ricevere il trattamento necessario. Questo può variare in base alla fase della malattia e può includere la chirurgia e chemioterapia.
Non esiste un modo semplice o affidabile per testare il cancro ovarico in assenza di sintomi.
Solo in caso di sintomi sentinella il medico può suggerire un esame pelvico rettovaginale, un’ecografia transvaginale o la ricerca nel sangue per la ricerca del Marker CA-125. I test di imaging, come le RMN o le TAC possono aiutare a rivelare una massa ovarica, ma non possono determinare se l’anomalia sia o meno un cancro. Il successivo accertamento: intervento chirurgico per rimuovere i tessuti sospetti e conseguente biopsia. Parte del prelievo sarà inviato in laboratorio per ulteriori esami e conferma con diagnosi e stadiazione:
La stragrande maggioranza dei queste forme sono carcinomi ovarici epiteliali. Alcuni tumori epiteliali non sono chiaramente cancerosi e sono conosciuti come forme a basso potenziale maligno: crescono lentamente e sono meno pericolosi. I trattamenti medici sono diventati più efficaci negli ultimi anni, i migliori risultati si hanno quando la malattia è diagnosticata precocemente, con tassi di sopravvivenza relativa a cinque anni che vanno dal 93% al 19% per il cancro epiteliale dell’ovaio. Per le forme a basso potenziale i tassi di sopravvivenza a cinque anni variano dal 97% all’89%.
Quando vengono rimosse entrambe le ovaie cessa anche la produzione degli estrogeni con la conseguente menopausa precoce.
Alcuni fattori possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro ovarico e sono:
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Responsabile scientifico Guidagenitori.it
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