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La prima mestruazione, un momento delicato nella vita di una ragazza

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La prima mestruazione arriva in media di 12 anni, tuttavia frequentemente ci si può imbattere in un menarca precoce o tardivo. Anche se con il primo ciclo mestruale si identifica il momento in cui una bambina diventa donna, il processo di crescita è molto più lungo e complesso. Ancor prima della prima perdita mestruale si avvia un processo di crescita che inizia con l’aumento di volume dei seni, la comparsa di peli sotto le ascelle e sul pube. Dopo la comparsa del menarca ci vuole del tempo prima che il processo di crescita sia completo, il ciclo risulterà infatti irregolare finché l’organismo non troverà il giusto l’equilibrio.

L’età della prima mestruazione
Il menarca, ossia la prima mestruazione, nella vita di una ragazza segna il passaggio da bambina a giovane donna, nonché l’inizio del periodo fertile. Prima di questo momento il corpo femminile subisce molti cambiamenti, quali ad esempio lo sviluppo delle ghiandole mammarie – fenomeno chiamato telarca – e la comparsa di peli nella zona ascellare, adrenarca e pubica, pubarca. L’arrivo della prima mestruazione avviene normalmente tra i 10 e i 15 anni. Ad influire sull’età della prima comparsa contribuiscono fattori genetici, socioeconomici, climatici ed alimentari. Se si presenta anticipatamente, tra gli 8 e i 9 anni, è considerato menarca precoce, se invece fa capolino dopo i 15 anni si definisce menarca tardivo. Dietro ad un menarca precoce potrebbero nascondersi disturbi alle ovaie o alla tiroide, oppure un’eccessiva attività delle ghiandole surrenali. È stato però riscontrato un aumento del fenomeno nella società contemporanea, causa di ciò è ravvisabile anche nel miglioramento delle condizioni di vita rispetto al passato, quindi un’alimentazione ricca e il crescente aumento di stimoli psicologici inducono i bambini a crescere più velocemente. La maggior parte dei casi di menarca tardivo invece è legato ad una semplice questione genetica, tuttavia motivo del ritardo della prima mestruazione potrebbe ravvisarsi in un peso corporeo inferiore alla norma, questo spesso corrisponde ad uno scarso sviluppo dello scheletro, causa di menarca tardivo. Altro motivo di menarca tardivo potrebbe consistere nell’errato funzionamento delle ghiandole sessuali: ipotalamo, ipofisi, ovaie. In entrambi i casi – menarca precoce o tardivo – è bene rivolgersi ad un ginecologo poiché il medico specializzato è l’unico in grado di individuare eventuali problemi e di trovare la soluzione adeguata.

Occorre tempo prima che il ciclo si regolarizzi
In seguito al menarca i flussi mestruali si presentano ad intervalli di tempo irregolari. Il ciclo può impiegare anche cinque anni dalla comparsa del primo flusso per regolarizzarsi definitivamente. In questo lasso di tempo si completa il processo di crescita dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio e di stabilizzazione del sistema ormonale . Maggiore irregolarità si verifica nel corso del primo anno, in questo periodo è frequente che la mestruazione non si presenti anche per più di un mese, ripresentandosi improvvisamente con durata più lunga – anche 10 giorni – e flussi abbondanti. In alcuni casi la mestruazione può anticipare, quindi possono trascorrere 10-15 giorni tra un flusso e l’altro. Il consulto con il ginecologo diventa necessario se la mestruazione non si presenti per oltre tre mesi. In questo caso il medico farà eseguire alla ragazza degli esami specifici per accertarsi che all’origine del ritardo non ci siano problemi. Tra le eventuali cause del ritardo potrebbero annoverarsi un dimagrimento o un aumento di peso repentini, in tal caso è sufficiente ristabilire il peso forma, oppure delle cisti ovariche che nella maggior parte dei casi possono essere curate mediante la somministrazione della normale pillola anticoncezionale. Tuttavia non c’è da allarmarsi poiché i ritardi sono solitamente normali e legati al processo di crescita dell’apparato genitale.
Nel 90 percento dei casi in seguito alla presenza dei primi flussi mestruali non si verifica la discesa dell’ovulo, questo può causare la presenza di abbondanti flussi mestruali di lunga durata, anche 10 giorni.

Che cosa avviene nel corpo femminile
Nonostante le mestruazioni non siano più un discorso tabù, sono molte le persone che ancora non conoscono il processo che le produce.
I tre elementi che fanno si che si verifichi la mestruazione sono le ovaie, l’ipotalamo e l’ipofisi.
– Le ovaie consentono alla donna di produrre gli ormoni sessuali e le cellule riproduttrici, ossia le cellule uovo, circondate a loro volta da strutture cellulari chiamate follicoli
– L’ipotalamo e l’ipofisi contribuiscono alla maturazione di ogni singolo follicolo che inizia dal momento della pubertà mediamente ogni 28 giorni.
Una volta completata la maturazione del follicolo questo esplode provocando la cosiddetta ovulazione, cioè la caduta dell’uovo, il quale percorre le tube di Falloppio fino ad entrare nell’utero, da questo momento la cellula uovo può essere fecondata. Per accogliere un eventuale gravidanza l’organismo si prepara con una serie di modifiche, in particolare l’ inspessimento dell’endometrio la cavità uterina e formazione del corpo luteo responsabile, della produzione dell’ormone progesterone. Se non avviene la fecondazione tutte le modificazioni fisiologiche intervenute non hanno più motivo di persistere, così il corpo luteo regredisce sino a scomparire nell’arco di circa dieci giorni lasciando una piccola cicatrice sulla superfice ovarica e l’alterazione dei livelli ormonali intervenuta in questi frangenti provoca lo sfaldamento della superficie esterna dell’endometrio, dando così vita alla mestruazione.

Simona Marchionni
Consulenza della dott.ssaAnnamaria Vulpiani
Specialista in Ginecologia a Roma

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