La dieta potrebbe influire sul dolore mestruale

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La dieta potrebbe influire sul dolore mestruale

dieta e dismenorrea
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Il dolore da ciclo mestruale, noto anche come dismenorrea, si verifica quando i muscoli dell’utero si contraggono. Le prostaglandine, le sostanze chimiche coinvolte nella risposta infiammatoria, peggiorano il dolore. I primi cicli mestruali, quando ancora il sistema endocrinologico deve affinare le proprie regole, le ragazze adolescenti risentono ancor di più dell’infiammazione con dolore costante.  Ed è proprio il dolore intenso una delle principali cause di assenze scolastiche per le ragazze. A questo proposito la SIMA – Società Italiana Medicina dell’Adolescenza sta conducendo uno studio sull’incidenza dei disturbi del ciclo mestruale attraverso la somministrazione un questionario anonimo,   rivolto alle ragazze tra i 13 e i 17 anni per studiare, nel dettaglio, la dimensione del problema, le cause e possibili le soluzioni per ovviare ai giorni persi di scuola a causa della dismenorrea.

L’importanza della dieta alimentare nel dolore mestruale

Una ricerca portata avanti dalla dott.ssa Sannoh negli USA ha individuato come alcuni nutrienti possono amplificare il dolore tra cui la carne rossa, lo zucchero, il sale, i latticini, il caffè e gli oli, tutti alimenti ricchi di omega-6. Al contrario, le persone che seguono una dieta vegana hanno i tassi più bassi di infiammazione. La ricercatrice sostiene che farebbero bene le ragazze a far attenzione al regime alimentare e verificare così se ci sono cambiamenti che potrebbero aiutare a migliorare il dolore mestruale. Sempre a parere della ricercatrice, anziché cercare un farmaco per alleviare i dolori sarebbe meglio adottare uno stile di vita in generale oltre che alimentare più adeguato, tra sport e alimentazione, così da aiutare anche a migliorare la salute in generale. La dottoressa Monica Christmas, direttrice del Center for Women’s Integrated Health dell’Università di Chicago, ha aggiunto quanto l’impatto delle prostaglandine sia determinate nel dolore nella dismenorrea.  Alti livelli di prostaglandine possono aumentare la costrizione dei vasi sanguigni che forniscono sangue all’utero. Quando si limita il flusso sanguigno, si attivano i crampi. L’ibuprofene e gli altri farmaci non steroidei attenuano il dolore perché bloccano il rilascio di prostaglandine,  riducendo così al minimo il processo della vasocostrizione.

Dieta antiinfiammatoria è su base vegetale e omega-3

Come sostiene la dott.ssa Christmas mangiare cibi che stimolano l’infiammazione, oltre al dolore possono far aumentare anche il rischio di diabete, artrite e malattie cardiache, ecco perché è importante nutrirsi con una dieta antiinfiammatoria ed a pH basico il più possibile. La dieta mediterranea, ricca di frutta colorata, verdure a foglia verde, riso integrale, cereali integrali, farina d’avena oltre alle spezie fresche è una valida alternativa per tenere in controllo il dolore mestruale.

Rosalba Trabalzini

Responsabile Scientifico Guidagenitori.it

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