Differenze biologiche della depressione tra ragazze e ragazzi

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Differenze biologiche della depressione tra ragazze e ragazzi

depressione nelle ragazze
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Il motivo per cui la depressione colpisce le ragazze più duramente rispetto ai ragazzi è un argomento di crescente interesse, con nuove ricerche che iniziano a gettare luce su possibili spiegazioni. Recentemente, ricercatori di Londra hanno approfondito il fenomeno, concentrandosi su processi biologici specifici che potrebbero contribuire a questa disparità.

Il triptofano, aminoacido responsabile della differenza biologica

Un fattore chiave individuato riguarda il modo in cui i cervelli delle ragazze gestiscono il triptofano, un amminoacido comune nella dieta. Mentre in molte persone il triptofano viene convertito in composti neuroprotettivi benefici per i nervi, nelle ragazze tende ad essere utilizzato in modo neurotossico, ovvero dannoso per le cellule nervose. Questo processo è spesso associato a uno stato infiammatorio nell’organismo. Le ragazze che mostrano questa tendenza neurotossica presentano inoltre un rischio maggiore di sviluppare depressione o già ne soffrono, secondo i punteggi elevati in test di rischio depressivo o diagnosi conclamate. Naghmeh Nikkheslat, PhD, del King’s College di Londra, ha sottolineato l’importanza di queste scoperte per sviluppare approcci personalizzati e proattivi che affrontino le cause biologiche della depressione nelle adolescenti.

La ricerca suggerisce l’importanza della via del chinurenina

Le evidenze suggeriscono che la depressione adolescenziale può avere impatti significativi sullo sviluppo sociale ed emotivo e aumentare il rischio di suicidio. Un rapporto del CDC del 2024 ha evidenziato che il 53% delle ragazze adolescenti riporta sentimenti persistenti di tristezza o disperazione, rispetto al 28% dei ragazzi. Inoltre, le ragazze mostrano un’incidenza maggiore di pensieri e comportamenti suicidari. Lo studio condotto su 75 ragazze e 75 ragazzi quindicenni all’incirca, residenti in Brasile, ha rivelato che le ragazze depresse o a rischio presentavano livelli inferiori di composti neuroprotettivi rispetto a quelle a basso rischio. Queste differenze non sono state osservate nei ragazzi. Il percorso chimico coinvolto, noto come via del chinurenina, ovvero: il percorso metabolico che coinvolge l’aminoacido triptofano, fondamentale per la sintesi di molecole biologicamente attive, tra cui la serotonina, la melatonina e vari neurotrasmettitori. In questa via, il triptofano può essere convertito in diversi metaboliti, tra cui la chinurenina e le sue forme attive dividendosi in direzioni neuroprotettive o neurotossiche.

L’attività neurotossica complica la guarigione dalla depressione

Intervenire sulla via del chinurenina potrebbe offrire trattamenti personalizzati per le adolescenti con depressione. Riducendo l’infiammazione o incentivando la produzione di metaboliti neuroprotettivi piuttosto che neurotossici, si potrebbe prevenire lo sviluppo o la cronicizzazione della depressione. È emerso inoltre che livelli elevati di composti neurotossici tre anni dopo erano collegati a una maggiore persistenza della depressione, mentre un calo nei livelli corrispondeva a un miglioramento della condizione. Questo suggerisce che l’attività neurotossica complichi la guarigione dalla depressione. Gli studiosi stanno cercando di comprendere perché esista questa differenza chimica tra ragazzi e ragazze. Si ipotizza che l’aumento dell’infiammazione possa influenzare questi livelli chimici, e fattori come traumi infantili o ormoni sessuali potrebbero contribuirvi.

I potenziali trattamenti da valutare

I rimedi includono farmaci anti-infiammatori, gestione dello stress, esercizio fisico e interventi dietetici per ridurre l’infiammazione. Il triptofano, presente in alimenti comuni come pollame, latticini, semi e noci, è importante per processi essenziali come la regolazione dell’umore tramite melatonina e serotonina. Esplorare approcci dietetici e farmaceutici che influenzano l’uso dei sottoprodotti del triptofano nel cervello potrebbe essere fondamentale per prevenire la depressione nelle ragazze ad alto rischio.

Dott. Rosalba Trabalzini

Responsabile scientifico Guidagenitori.it

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