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Agli anziani piace Internet

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I risultati del progetto che ha impegnato 700 giovani nel ruolo di guide all’alfabetizzazione informatica

Agli anziani piace Internet. O meglio, piacerebbe Internet. Nell’uso della Rete in Italia, infatti, il gap da recuperare non è tanto quello tra Nord e Sud, quanto quello tra giovani ed anziani. Eppure, come dicevamo, agli anziani piace Internet. E’ quanto emerso dal Progetto “anziani@nline” che ha coinvolto 700 studenti delle superiori italiani nel ruolo di “facilitatori” dell’ alfabetizzazione informatica di altrettanti ultrasessantenni. Il progetto, frutto di un accordo tra il ministero della Pubblica Istruzione e la Commissione Pari Opportunità della Camera è stato condotto tra aprile e maggio dell’anno scorso, ma i risultati sono stati illustrati dal consigliere del Cnel Silvia Costa, ex presidente della Commissione pari opportunità, in occasione del Global Forum tenuto a Napoli nel marzo scorso.

Gli anziani, scelti a campione per area geografica, hanno seguito tre giorni di corso. Al termine erano in grado di usare Internet e mostravano uno spiccato interesse per il nuovo mezzo informatico. Le applicazioni scelte riguardano sopratutto la comunicazione (e-mail con parenti lontani, telefonate attraverso la rete) ma anche il tema delle proprie radici. L’anziano cerca su Internet libri di storia sul proprio Paese, notizie sull’ origine del proprio nome, e si dedica al turismo virtuale.

“I corsi di alfabetizzazione digitale – ha spiegato Silvia Costa – hanno vinto la diffidenza degli anziani verso i giovani (“erano pazienti”, hanno detto gli intervistati al termine del progetto) ma anche la diffidenza inversa (“non pensavano che fossero così curiosi”, hanno riferito i giovani). “Nonni@nline” dovrebbe diventare – è la proposta di Silvia Costa – un progetto di e-citizenship, cioè di estensione dei diritti di cittadinanza europeo attraverso la cooperazione internazionale.
L’accordo tra Commissione pari opportunità e ministero della PI dovrebbe trasformarsi in futuro in un accordo di programma e per gli studenti italiani impegnati nell’alfabetizzazione digitale degli anziani ci saranno crediti formativi da guadagnare.

 

Giulia Buia

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