Tutti i bambini adorano le vacanze estive: non c’è la scuola, non ci sono impegni, c’è più libertà e, soprattutto è il periodo delle ferie di mamma e papà con tanto tempo da passare insieme. Per i figli dei genitori separati, però, l’attesa delle vacanze non rappresenta la gioia ma il dispiacere di vedere la mamma o il papà litigiosi, soli oppure insieme ai rispettivi fidanzati. Troppo spesso le vacanze per i bambini di genitori in fase di separazione rappresentano la scelta: sempre più spesso viene chiesto loro di allearsi, il più delle volte in modo occulto, con l’uno o con l’altro genitore. Le guerre dei grandi non dovrebbero mai coinvolgere i bambini e la collaborazione dovrebbe essere una buona pratica per garantire loro una vacanza il più possibile serena e piacevole.
I bambini hanno bisogno di farci l’abitudine
Se è il primo anno che i nostri figli passano le vacanze con i genitori separati, è importante far passare il messaggio di un nuovo modo di essere famiglia; dovranno infatti abituarsi all’idea delle vacanze trascorse con la mamma ed il papà da soli. Prima di tutto, cerchiamo di mostrarci sereni e sorridenti: anche se i piccoli non sono mai coinvolti nelle motivazioni che portano due genitori a separarsi, in loro c’è sempre una sorta di senso di colpa. Il più delle volte sono portati a pensare di essere, in qualche modo, i responsabili. I bambini non dovrebbero mai sopportare un peso psicologico così pesante. Quindi, senza nascondere la verità, rassicuriamo nostro figlio, ripetiamo a gran voce di quanto lo ameremo sempre, mostriamoci sereni e sorridenti, anche quando lo prepariamo per lasciarlo andare dall’altro genitore. Parliamogli delle esperienze meravigliose che potrà vivere insieme con il papà, non guastiamogli la gioia della partenza con troppe raccomandazioni. Mostriamo di fidarci del nostro ex partner: è pur sempre un genitore e si prenderà cura del nostro bambino per un periodo di vacanze. Sarà un ottimo modo per rassicurare i bambini. Mostriamo l’altra faccia della separazione: potrà trascorrere una vacanza lunga il doppio rispetto agli altri bambini, in due luoghi bellissimi e potrà fare il doppio delle esperienze da raccontare agli amici quando tornerà a casa.
Proviamo a non concedere vizi
Accordiamoci con il proprio ex sull’importanza di non fare a gara nel conquistarsi l’affetto del figlio con regali e concessioni extra come andare a dormire tardi tutte le sere o acconsentire a qualsiasi sua richiesta. È vero, il piccolo ha bisogno di divertimento e svago ma il rischio di capire quanto uno o entrambi i genitori stanno cercando di acquisire il suo affetto è proprio dietro l’angolo. Le regole di vita, anche in vacanza, sono importanti non solo per il benessere e la sicurezza, ma anche per la serenità del bambino. Se vedrà il papà e la mamma concordi sulla sua educazione di sentirà rassicurato sul loro affetto e sul fatto che i due mostrano accordo per il suo bene. Tutto questo è molto importante per il suo equilibrio. È meglio, piuttosto, regalargli nuove esperienze che lo aiutino a crescere: una gita in barca per vedere una grotta, un bel museo adatto alla sua età, un pic-nic in un posto speciale. Meglio ancora se, per quell’occasione, il genitore non affidatario in quel momento arriva inaspettatamente per trascorrere la giornata insieme. Naturalmente, è bene evitare discussioni e polemiche con l’ex compagno per far vivere almeno per un giorno la serena armonia di quando si era ancora tutti insieme.
No alla conoscenza con il nuovo partner
A volte le vacanze estive sono l’occasione per presentare ai bambini il nuovo partner o la compagna. Essere in vacanza senza la mamma o il papà è già di per sé fonte di dolore e stress per il bambino: non è il caso di distruggere definitivamente il sogno di vedere i genitori ancora insieme con una nuova presenza. Inoltre, è bene non aspettarsi dal bambino una maturità tale da accettare una nuova relazione da parte di uno dei genitori. Peggio ancora se la nuova compagna o compagno hanno dei figli a loro volta: nascerebbe quasi subito un forte antagonismo verso quegli “intrusi” pronti a carpire l’affetto del loro genitori. Eventuali presentazioni, insomma, vanno rimandate a periodi in cui la separazione è già più stabile ed accettata. Infine, no agli interrogatori: evitiamo di chiedere al bambino domande imbarazzanti per lui su cosa ha fatto il papà o la mamma durante la vacanza. Non coinvolgiamolo in qualcosa di troppo grande, potrebbe essere spinto a nascondere la verità per non ferirci o per proteggere l’altro genitore.
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Psichiatra, psicoterapeuta, laureata in psicologia medica